“Non si può gestire una problematica così delicata in questo modo”. Torna a tuonare il sindaco di Notaresco Diego Di Bonaventura che, sulla gestione dell’emergenza idrica di ieri, critica in maniera netta il modo in cui è stata operata la comunicazione ai sindaci che hanno appreso della questione solo dai comunicati apparsi sui mass media e sui social network.
“Nonostante le difficoltà vissute con il terremoto e le nevicate”, continua Di Bonaventura, “ancora non si è capito che è necessario avere un piano di comunicazione con le amministrazioni locali in queste situazioni di emergenza. Manca un coordinamento. Possibile che non ci sia stato qualcuno deputato ad avvisare i sindaci? Gli uffici in Comune chiudono alle 14, ma io sono reperibile sempre e mi aspetto quanto meno una chiamata per gestire un’emergenza del genere. Non è concepibile che un primo cittadino debba apprendere queste notizie da internet. Così come non è possibile che il Ruzzo non abbia piani di emergenza per sopperire a casi come questi”.
Nonostante ciò, tuttavia, il sindaco ha allertato fin dal pomeriggio di ieri il personale a disposizione e ha evitato la chiusura delle scuole, facendo acquistare le bottiglie d’acqua distribuite nelle scuole per le mense e da far bere agli studenti. Ma sono innegabili i danni causati anche alle aziende e alle attività produttive del territorio.
“Ancora una volta constatiamo come si ‘scherzi’ sulla pelle dei cittadini”, prosegue Di Bonaventura, “perché nessuno ha il coraggio di assumersi le responsabilità per la tutela dei cittadini. Come amministrazione, quindi, valuteremo i passi anche legali da compiere perché è inaccettabile che tutto ricada come sempre sulle spalle delle persone, senza che nessuno paghi per quanto accaduto”.