Adesso, a distanza di un anno, Antonio Ziu, 20 anni, può lasciare il carcere. La Corte d’Assise d’Appello ha infatti accolto la richiesta di domiciliari presentati dai difensori del giovane, gli avvocati Antonio Valentini e Maurizio Cacace, con il 20enne che adesso attenderà a casa il processo d’appello la cui data non è ancora stata fissata.
Antonio Ziu fu condannato in primo grado a 17 anni, nel processo con rito abbreviato davanti al gup Roberto Veneziano, insieme al fratello Rudy e al padre Michele, con l’accusa di aver aiutato l’autore materiale dell’omicidio, Arjan Ziu, condannato a 18 anni. L’omicidio Tizi si consumò a Martinsicuro il 7 giugno di due anni fa, con l’uomo ucciso sotto casa da Arjan Ziu con due colpi di pistola calibro 6,35.
Un vero e proprio agguato, secondo la Procura, con l’agguato mortale che secondo l’accusa sarebbe stato una vendetta per una discussione per futili motivi avuta qualche ora prima dalla vittima con Arjan Ziu. I due si erano incontrati in un bar, avevano discusso e Ziu aveva avuto la peggio.
Fermato poco dopo l’albanese aveva confessato le proprie responsabilità, escludendo il coinvolgimento di altre persone e indicando agli investigatori il luogo dove, secondo la sua versione, aveva gettato la pistola, mai ritrovata. I presunti complici (il fratello dell’omicida e i figli di quest’ultimo) furono fermati qualche giorno dopo.