Fare una sintesi “operativa” e “realizzabile” delle proposte già formalizzate in questi due anni in una serie di documenti ufficiali, dal Protocollo d’intesa Vibrata-Tronto alle deliberazioni consiliari per finire ai documenti elaborati dalle parti sociali, sindacati e associazioni di categoria. Si è concluso con queste intenzioni il vertice fra parti sociali e istituzioni sull’area di crisi della Val Vibrata che è terminato poco tempo fa a Pescara, nella sede di Abruzzo Sviluppo.
Il 27 gennaio, alle ore 9.30, organizzazioni sindacali e associazioni di categoria, si incontreranno in Provincia per una riunione operativa con l’obiettivo di mettere a punto un “Piano di rilancio” dell’area produttiva da mettere sul tavolo della Regione attraverso un percorso e un metodo indicato dai tecnici di Abruzzo Sviluppo e dal presidente e amministratore delegato, Nello Rapini. Subito dopo, il 1 febbraio, tornerà a riunirsi a Pescara l’unità di crisi per la Vibrata.
“Dobbiamo muoverci velocemente” afferma il presidente Valter Catarra “e quello di oggi è già un grande risultato perché insieme abbiamo scelto percorso e metodo e perché è emersa una sostanziale e significativa identità di vedute sulle azioni da intraprendere. Nel Piano dobbiamo mettere azioni concrete e immediatamente finanziabili attraverso i canali a disposizione: in questo percorso saremo assistiti dai tecnici di Abruzzo Sviluppo. Intanto, visto che la Provincia ha già mosso dei passi in questo senso, tutti insieme chiederemo un incontro a Monti e al ministro Passera; il territorio teramano ha diritto ad un canale preferenziale. Vantiamo più di un credito: dal protocollo d’intesa Vibrata-Tronto ai fondi per l’alluvione”.