Giulianova. Il Capodanno in Piazza ha lasciato, in Piazza Buozzi, salotto “buono” del Centro Storico di Giulianova, una novità che ha incontrato il favore di molti cittadini e le critiche di molti altri. Per far posto al palco sono stati spostati alcuni dissuasori, le ormai famigerate “palle” di calcestruzzo, lasciando un varco nello spazio centrale della Piazza, da subito utilizzato dagli automobilisti come parcheggio.
E così la piazza, oggetto di polemiche sin dalla sua ristrutturazione, è tornata ad essere un grande parcheggio, con buona pace delle decine di elementi sferici di cemento che, complice le dimensioni, non sono abbastanza visibili dalle automobili e vengono spostati quotidianamente a forza di tamponamenti vari, se non addirittura volontariamente per far transitare le automobili nelle aree che dovrebbero essere interdette al traffico.
Lo spazio pubblico, in verità, non è mai piaciuto molto ai giuliesi, che vedono nella pavimentazione, disseminata qua e la da punti luce colorati fissati alle mattonelle di porfido con semplice malta (se si dovesse sostituire una lampadina si dovrebbe letteralmente “rompere” il pavimento), nel sistema di illuminazione, con spot di colori diversi, modello discopub, e nei dissuasori di sosta, un esempio di poca attenzione per uno spazio importante per la città. Anche l’aiuola che ospitava un albero, poi abbattuto per problemi di stabilità, circondato da panchine moderne, regala un effetto surreale allo spazio, ubicato proprio a ridosso dell’antica chiesa di San Flaviano.
Il tutto viene arricchito dai bidoni della raccolta differenziata, spesso posizionati a lato della piazza, e allo stato di semi abbandono in cui si trovano alcuni edifici che circondano lo spazio pubblico, primo tra tutti il palazzo marchesale, sede di servizi comunali, caratterizzato da serrande arrugginite e avvolgibili bicolori.
Anche il nuovo colore di facciata della restaurata Sala Buozzi, ubicata poco fuori l’omonima piazza, ha suscitato qualche perplessità da parte di numerosi cittadini, che si chiedono se le nuove tinte rispondano ad un serio studio sui colori originari o siano state scelte in maniera estemporanea.
Insomma la Piazza continua a far parlare di se, più che per gli eventi che vi si tengono, per l’arredo urbano e gli interventi sugli edifici che la circondano. Basterebbe, forse, anche solo eliminare le “palle” e inserire un semplice divieto di sosta, da far rispettare con frequenti visite dei vigili urbani, per restituire un po’ di dignità a quello che potrebbe essere il gioiello di Giulianova Paese.