Governance Poll 2011: Chiodi perde consensi in Abruzzo. Sale Del Corvo, tonfo di Albore Mascia

gianni_chiodiLuca Zaia, governatore del Veneto, Luigi De Magistris, sindaco di Napoli, Giovanni Francesco Antuci, presidente della Provincia di Ragusa. Sono loro gli amministratori più amati d’Italia, secondo il sondaggio Governance Poll 2011, curato dall’Istituto Ipr-Marketing per il ‘Sole 24 Ore‘.

Una classifica che vede, fanalino di coda tra i presidenti di Regione proprio il “nostro” Gianni Chiodi, a pari merito con il sardo Ugo Cappellacci. Un velo impietoso per l’amministratore teramano, che perde visibilmente consensi rispetto alla stessa indagine dello scorso anno.

Sul fronte dei presidenti di Provincia, invece, stesso destino tocca ad un altro teramano, Valter Catarra, anch’egli “padrone” dell’ultimo posto in classifica, staccato alla lunga dai colleghi Antonio Del Corvo (L’Aquila, al 23esimo posto), Enrico Di Giuseppantonio (Chieti, al 37esimo posto) e Guerino Testa (Pescara, al 50esimo posto).

E quale sarà il sindaco più amato dagli abruzzesi? Il primato si ferma a Chieti, dove Umberto Di Primio perde consensi, ma occupa pur sempre il 22esimo posto. Scende, invece, l’aquilano Massimo Cialente che si “scontra” al 29esimo posto con il teramano Maurizio Brucchi, che in compenso guadagna delle posizioni rispetto all’anno precedente. Tonfo finale per Luigi Albore Mascia: il primo cittadino pescarese occupa l’89esima posizione. Su un totale di 104, non è di certo un buon risultato.

 

Il commento di Silvio Paolucci, segretario regionale del Pd. “Chiodi sprofonda all’ultimo posto nella classifica nazionale di gradimento dei presidenti di Regione. Un’umiliazione per l’Abruzzo: il presidente-commissario ormai ha fallito, gli abruzzesi lo bocciano ogni volta che possono. Zero trasparenza, partecipazione negata, gestione clientelare e atteggiamento strafottente nei confronti di chiunque osi contestarlo, le partite che controlla al 100 per cento, ovvero sanità e ricostruzione, sono i veri talloni d’Achille di questa esperienza amministrativa e anche laddove aveva solo nelle intenzioni avviato un percorso partecipativo, come sull’economia e sul Patto per lo Sviluppo, in realtà ha puntato ad una gestione monocratica e finora del tutto fallimentare. Gli abruzzesi meritano risposte e il centrosinistra sta già lavorando per far cambiare pagina alla nostra regione”.

 

Moreno Di Pietrantonio, Enzo Del Vecchio (Pd Pescara). L’inettitudine manifestata da Mascia & C in questi 30 mesi di governo non sono sfuggiti all’opinione pubblica. D’altronde gli ultimi avvenimenti riguardanti la chiusura delle strutture portuali che hanno visto dapprima la fuga dei collegamenti marittimi con l’altra sponda dell’Adriatico ed in questi giorni l’eclatante fuga della flottiglia della marineria rappresentano inequivocabilmente l’insignificante e patetico ruolo esercitato dal Sindaco Mascia. Inutile, comunque, attendersi un sussulto di responsabile dignità istituzionale da chi ha da sempre interpretato il ruolo di primo cittadino come l’opportunità di sedere in tribuna VIP alle partite della squadra di calcio o ambire a presiedere il Forum delle Città dell’Adriatico o ancora quello di girovagare per l’Europa senza che ciò abbia corrisposto ad un ritorno positivo per la comunità pescarese. La Città, purtroppo, non riceverà nessun gesto responsabile da parte del Sindaco Mascia, in risposta a questi eloquenti e fallimentari dati, ma almeno gli venga risparmiata la solita lenzuolata di arzigogolate scuse e perniciose precisazioni, come quelle dettate all’indomani dell’altro impietoso giudizio scientifico emesso dall’Università della Sapienza di Roma, che non potranno in alcun modo lenire la rabbia e lo sconforto di una Città oramai abbandonata al peggior degrado che mai si sarebbe potuto ipotizzare. Così come ci si attende un riverente silenzio da parte delle forze politiche che sostengono questo Sindaco e compongono questa amministrazione che non possono ritenersi immuni da questo fallimento.

 

Angelo Faieta (Pdl Pescara). Si tratta di un risultato che premia la dedizione, l’impegno costante e quotidiano del presidente Testa che si è mostrato assolutamente all’altezza delle aspettative del territorio. Questo sondaggio non è che la conferma di un lavoro ottimale svolto dal presidente anche per ciò che concerne il risanamento radicale del bilancio dell’Ente e di un’oculata gestione delle spese quotidiane. La percezione positiva dell’operato di Testa deriva anche dal fatto che il presidente in primis e in assoluta solitudine, specie all’inizio, ha condotto battaglie in prima linea per evitare l’introduzione del pedaggio sull’asse attrezzato e per risolvere la questione del dragaggio del porto di Pescara. Alla luce di questo risultato sono convinto che l’onda lunga della popolarità di Testa non si spezzerà, ma continuerà a crescere.

 

Stefano Casciano (Pd Pescara). “Un vero e proprio ko per il sindaco di Pescara. E’ chiaro che i pessimi risultati che Mascia sta collezionando ad ogni rilevamento nazionale sono il frutto di una pessima gestione del Comune di Pescara, dove una maggioranza impegnata ogni giorno alla spartizione dei posti in giunta perde di vista i problemi della città e dei suoi cittadini. Ci auguriamo che il Sindaco, di fronte all’ennesima brutta figura di livello nazionale, tragga le dovute conclusioni e per il bene della città faccia un passo indietro.

 

Antonio Del Corvo, presidente della Provincia de L’Aquila. E’  un dato che ci fa piacere, perché significa che stiamo facendo un buon lavoro, considerando che non sono ancora trascorsi due anni dall’insediamento a capo di una provincia, sicuramente non semplice da amministrare, visto, anche, il periodo.

 

Armando Foschi (Pdl Pescara). “Le città si governano con atti e fatti concreti, non certo con le classifiche di gradimento che avranno certamente la loro rilevanza, ma di sicuro non riescono a fotografare la realtà di un territorio, ben più complessa. Specie quando poi quei sondaggi e quelle classifiche tengono conto del parere espresso da un campione di appena 600 elettori su 124mila abitanti, tra cui ben 100mila elettori, ovvero lo 0,6 per cento, davvero troppo poco per esaltare o deprimere l’azione di un amministratore, soprattutto un campione sproporzionato se consideriamo che lo stesso numero di elettori è stato intervistato in città come Napoli, che ha una popolazione nove volte superiore a quella di Pescara o a Roma, che ha oltre 2milioni di abitanti. Mi spiace per il Pd che ovviamente, come prevedibile, ha colto la palla al balzo per il solito tormentone, ossia le dimissioni delle attuali amministrazioni di centro-destra che, ovunque, tranne che al Comune de L’Aquila, governano l’Abruzzo, e forse non sarà un caso. Ma ricordo al Pd che anche le elezioni non si vincono attraverso le classifiche di gradimento e neanche con le chiacchiere del centro-sinistra”.

 

 

 

 

 

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