I rappresentanti istituzionali provenienti dal cratere, hanno avuto l’opportunità di un confronto diretto e specifico con il presidente del Parlamento Antonio Tajani, che già in occasione del suo insediamento aveva manifestato una particolare sensibilità nei confronti delle popolazioni e dei territori colpiti dal dramma del sisma.
“Oggi ho avuto una grande opportunità”, ha detto Brucchi nella giornata del 60° anniversario dell’istituzione dell’Europa, “rappresentare il mio Abruzzo, la mia città, al Parlamento Europeo. Ho potuto così dire a tutta l’Europa che bisogna fare di più per un territorio che rischia di morire. Ho voluto far sapere quello che abbiamo vissuto e stiamo vivendo”.
Nell’incontro con Tajani, inoltre, il sindaco ha parlato di cosa possa ancora fare l’Europa, oltre all’impiego dell’importante stanziamento di circa 2 miliardi di euro. Ed è stato detto della necessità di un sostegno più forte del tessuto economico delle aree terremotate, sottolineando come ci sia la necessità di ricostruire una intera comunità.
Inoltre, proprio in concomitanza con la visita della delegazione italiana, la Commissione per lo sviluppo regionale del Parlamento Europeo ha approvato la proposta di coprire i costi di ricostruzione causati da disastri naturali anche attraverso il Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR). Tali fondi addizionali integreranno il supporto già fornito tramite il Fondo di solidarietà.
La visita ha fornito anche l’occasione per incontrare la struttura tecnica della Comunità Europea al fine di capire a quali altri fondi si potrà accedere, tra i quali il Piano Junker.
Il Presidente Tajani ha assicurato l’inizio di una fase che non terminerà con la disponibilità di fondi poiché l’Europa continuerà ad essere vicina alle regioni del centro-Italia.
“Ho tra l’altro chiesto al Presidente”, conclude Brucchi, “di interloquire con il Governo nazionale per la zona franca che dovrebbe essere approvata dallo stesso Governo, così come garantito. Giornata molto positiva, quella odierna, quindi, che porterà risorse importanti per la nostra rinascita”.