Sette piani su un’area di circa 27mila metri quadrati che, per ora, metterà a disposizione oltre 580 posti auto, in aggiunto ai circa 1800 metri quadrati destinati ad altri usi, come una sala convegni ed un punto ristoro. Costo totale dell’opera, realizzata con un project financing: 12milioni di euro.
Il taglio del nastro, tuttavia, è stato accompagnato dalle prime polemiche. Come le critiche avanzate dalla Funzione Pubblica della Cgil, che punta il dito contro la tariffa stabilita per i dipendenti: 70 centesimi di euro ogni ora.
“La tariffa” commenta la sigla sindacale “desta molta preoccupazione in quanto per i dipendenti del presidio teramano si trasformerebbe in un dover sostenere una tassa in più: a tariffa piena, dovrebbero sostenere almeno 120 euro in più al mese per un totale di oltre 1300 euro annui. Per i prossimi due anni, i rinnovi dei contratti del pubblico impiego sono bloccati e sono impediti anche gli avanzamenti economici di carriera e per parcheggiare e andare a lavorare i dipendenti in servizio presso la sede teramana potrebbero dover sopportare ulteriori riduzioni di stipendio”.
La funzione pubblica della Cgil chiede, dunque, alla ASL di Teramo di stipulare convenzioni con tariffe ridotte per arrivare a massimo di 15 euro al mese. L’accesso al parcheggio potrebbe avvenire tramite il badge del dipendente e la somma potrebbe essere decurtata direttamente dalla busta paga.
“Si chiede, inoltre, alla ASL di Teramo, così come avviene in altre strutture sanitarie pubbliche del nord, di garantire comunque parcheggi riservati ai dipendenti vicino alle caldaie e al sanatorio smentendo, così, la voce che li avrebbero chiusi e adibiti a verde pubblico. Ritenendo che la questione sia importante e rilevante per la tutela dei lavoratori, la Fp Cgil di Teramo si rende disponibile a eventuali incontri, ma altrettanto schiettamente informa che è disposta a contrastare con forza ulteriori riduzioni di stipendio a danno dei lavoratori della Asl”.