Si tratta di una campagna mediatica di sensibilizzazione rivolta non alle aziende, ma direttamente alla cientela ed in particolare a coloro che si rivolgono o avessero intenzione di rivolgersi ad estetiste non qualificate che esercitano tale professione in casa senza il rispetto di nessuna norma igienica mettendo così a rischio la salute delle clienti.
“Solo con percorsi di formazione continua e con il rispetto di un rigoroso codice deontologico” spiega il presidente di Confartigianato Luciano Di Marzio “che garantisca la qualità e l’igiene dei trattamenti eseguiti dalle estetiste, potremmo combattere il lavoro nero. Le clienti che si rivolgono a chi lavora in nero a casa devono essere informate circa i rischi della salute a cui vanno incontro”.
E’ per questo che la Confartigianato lancia il suo “marchio di qualità certificata”, riconoscibile dall’adesivo che dovrà essere esposto sulla vetrina del Centro Estetico aderente all’iniziativa, che sarà garanzia di professionalità, accoglienza ma soprattutto trasparenza e rispetto delle più rigorose norme igieniche. A corollario di ciò le imprese che vorranno aderire all’iniziativa dovranno sottoscrivere un rigido codice deontologico.
“Questo è solo il punto di partenza di un progetto molto ambizioso” aggiunge Di Marzio “grazie al quale da oggi la Confartigianato assume un nuovo ruolo: quello di garanzia di qualità dei propri associati. Infatti, la nostra intenzione è quella di estendere tale iniziativa anche agli atri settori imprenditoriali da noi rappresentati”.