Sono trascorse più di due settimane dall’alimentazione del movimento franoso a Ponzano di Civitella e la situazione, in attesa di sviluppi, resta decisamente complicata. Basta camminare a piedi nella zona rossa, dove il silenzio regna sovrano, per rendersi conto di come la popolosa frazione, in pochi giorni, abbia mutato la sua fisionomia. La terra continua a scivolare e alcuni edifici si sono pericolosamente inarcati, destinati forse al crollo. In altre zone (il movimento franoso interessa uno spazio di oltre 30 ettari), invece, nelle ultime ore la frana ha danneggiato ulteriormente alcune abitazioni già dichiarate inagibile.
Il nostro piccolo viaggio, questa mattina, accompagnati dai vigili del fuoco e dal vicesindaco Mario Tulini, ha toccato la parte più alta di Ponzano, all’estremità verso monte del movimento franoso. Nelle case, alcune ristrutturate di recente, non c’è nessuno, ovviamente, mentre la terra continua a disegnare crepe sui muri, sempre più evidenti.
L’emblema, in questa zona, è rappresentato da un villino con vista panoramica dove da tempo campeggia un cartello vendesi. In apparenza l’edificio sembra essere uscito quasi indenne dalla frana, con crepe marginali se paragonate a quello che accade altrove. Giri l’angolo, invece, e ci si rende conto che non è così. La tromba delle scale è collassata, staccata dal muro e al rischio crollo.
Un altro dei simboli di una porzione di territorio che ancora continua a scivolare verso il basso.
Nel frattempo, continua il monitoraggio della zona e gli interventi dei vigili del fuoco. Il tutto in attesa di capire in che modo intervenire.
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