Teramo, flash mob contro la violenza sulle donne

ViolenzaTeramo. La violenza alle donne è un’emergenza per l’enormità della sua diffusione: in Italia ogni tre giorni una donna viene violentata e, nel corso della vita, sono 10 milioni le donne tra i 14 e i 59 anni che hanno subito molestie o ricatti sessuali. Sono 900 mila, invece, i ricatti sessuali che avvengono sul lavoro e 500 mila gli stupri o i tentati stupri.

Questi i dati Istat: dietro i numeri, ci sono i volti di quelle donne che molto spesso hanno paura di denunciare, per paura o semplicemente perché il retaggio culturale le spinge a pensare che non ci sia nulla di sbagliato: in quanto donne devono subire. Ma non è così: come tutte le forme di violenza è un reato che va punito. Senza se e senza ma.

Il più delle volte, il “mostro” si nasconde tra le mura domestiche e i dati di Amnesty International parlano chiaro: almeno il 20 per cento delle donne ha subito abusi fisici o violenza sessuale e fino al 70 per cento degli omicidi di donne avviene per mano del partner o dell’ex.

In provincia di Teramo, le drammatiche vicende di cronaca nera che hanno visto le donne protagoniste di omicidi, aggressioni e violenze di ogni genere inducono ad una profonda riflessione. Alcuni casi su tutti, i più recenti: Melania Rea, Adele Mazza e l’ultima, la donna aggredita a Pineto.

Il Comitato SeNonOraQuando di Teramo lancia la sua prima iniziativa pubblica facendosi carico di sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni e organizza per domani, in occasione della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, in piazza Martiri della libertà di Teramo dalle ore 18.30, il flash mob per dire no alla violenza sulle donne.

Questo è l’invito lanciato dalla rete: “Creativi e non, parTEcipiamo! Artisti, ballerini, attori, musicisti, performer, ma anche donne e uomini normali, curiosi e di buona volontà. COSA? Flash mob in piazza Martiri a Teramo: proponete la vostra performance. Ben vengano, disegni, canti, danze e improvvisazioni teatrali. O semplicemente riuniamoci indossando un nastro o un indumento rosa. Lanciamo un segnale. PERCHE’? Per ribadire tutti insieme il nostro no alla violenza sulle donne nella giornata mondiale istituita dall’Onu nel dicembre 1999”.

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