E’ un vero e proprio fulmine a ciel sereno quello che si è abbattuto sul movimento sportivo cittadino dopo la lettera con la quale il Comune, al momento, chiude le 3 strutture sportive.
Il motivo è contenuto in una lettera che il responsabile del settore (Piero D’Altobrando) ha fatto recapitare alle tre società (calcio, rugby e pallavolo) che fruiscono dei rispettivi impianti) e che spiega che in mancanza di un una convenzione per l’utilizzo gli impianti vanno chiusi e che gli stessi al momento non sarebbero agibili. E’ facile intuire che la comunicazione ha subito creato apprensione nei dirigenti delle tre società, con tutte le implicazioni legate alle attività agonistiche e del settore giovanile.
Una storia vecchia. La grana degli impianti sportivi è nata nel mese di settembre (anche se il problema è atavico) quando l’Ente ha pubblicato un bando per la gestione delle strutture sportive. Una delle società (Asd Città di Tortoreto) che gioca e si allena a Martinsicuro ha però nella sostanza bloccato l’apertura delle buste dopo una segnalazione al prefetto, visto che lamentava che non potevano essere affidate in concessione le strutture sportive senza prima essere messe a norma. Bando che poi nella sostanza è stato congelato mentre la fruizione delle strutture è proseguita.
L’accelerazione. Non è da escludere che la lettera del dirigente sia stata “partorita” dopo la visita in Comune dei carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Alba Adriatica dopo un esposto. Situazione che ha probabilmente favorito la necessità di adottare un provvedimento del genere.
Cosa accade ora. Di sicuro non si può correre il rischio di mettere in ginocchio le società sportive nel pieno della stagione, anche se la questione è complicata ed è figlia di anni nei quali il problema impianti sportivi non è stato affrontato in maniera concreta. Il commissario straordinario Francesco Tarricone, raggiunto telefonicamente in serata, ha sottolineato che la questione sarà affrontata nei prossimi giorni e si cercherà una soluzione utile per uscire dal guado.