I rilievi, effettuati in via Prato, via Grosseto, S.S.80 e via Gramsci, hanno rilevato livelli ben al di sotto della norma, con valori di 0,2 – 0,3 V/m (il massimo consentito è di 6 V/m), e pari a zero in prossimità della scuola materna di Bivio Bellocchio.
“I controlli effettuati oggi – ha dichiarato il vicesindaco Filipponi – verranno ripetuti in futuro sia per rassicurare la popolazione che per controllare il rispetto delle norme da parte delle società che gestiscono gli impianti”.
“Giova ricordare – sottolinea Filipponi – che il Comune è riuscito, pur in mancanza di un apposito regolamento, a far ubicare l’impianto su di un’area pubblica, con evidenti vantaggi sia economici che di gestione, mentre la ditta avrebbe potuto scegliere un sito privato con tutte le problematiche che questo avrebbe comportato”.
In effetti il Comune ha adottato, nel 2008, un piano comunale per la gestione dei siti per gli impianti di telefonia mobile, unico strumento regolamentare che potrebbe obbligare le ditte a posizionare i pali e le antenne in luoghi prestabiliti, precedentemente controllati dall’amministrazione anche in funzione dei cosiddetti “luoghi sensibili” (scuole, ospedali, luoghi pubblici, ecc.). Ma, a distanza di tre anni, nonostante sia tutto pronto, non si riesce ad approvare un piano che permetterebbe una gestione ottimale di impianti che, per la loro natura, pure essendo indispensabili, creano sempre qualche preoccupazione nei cittadini che abitano nelle vicinanze.
C’è da chiedersi cosa impedisca all’amministrazione di approvare il “piano antenne”, visto che la legge regionale 45/2004 prevede che tale strumento di pianificazione debba essere inserito all’interno del Piano Regolatore Generale, piano che è in corso di approvazione. Al Comune la risposta.