Da una parte l’accoglienza di chi, per l’eccezionale ondata di maltempo, è stato costretto a dover lasciare la propria casa. Poi ci sono coloro che hanno avuto danni nelle precedenti scosse di terremoto. A questi si aggiunge chi, spaventato da neve e terremoto, ha preferito allontanarsi da Teramo e dalle zone più a ridosso della montagna.
Per qualcuno l’emergenza continua e la sensazione di insicurezza percepita va avanti dallo scorso 24 di agosto.
Tra situazioni reali e allarmi lanciati, vivere in alcune zone appare molto complicato.
Il rischio da qui a qualche anno è che alcune zone dell’entroterra teramano possano spopolarsi, riproponendo un vecchio tema, per la verità iniziato ben prima di questa ondata di situazioni border-line, senza dimenticare che la natura non uccide. E’ la gestione dell’uomo che rischia di amplificare i fenomeni naturali, pur nella loro eccezionalità.
Affitti e mercato immobiliare. Da mesi, ma nelle ultime settimane la tendenza è ancora più pronunciata, si è riattivato il mercato degli affitti e in alcuni casi anche della compravendite immobiliari. Un semplice caso? Non proprio. Nelle ultime settimane la richiesta di stanze in affitto per studenti sul litorale, tra Alba Adriatica e Tortoreto, è cresciuta, anche per brevi periodi. Chi ne ha la possibilità, si allontana dall’entroterra in attesa che la situazione torni alla normalità. C’è chi pensa anche di trasferirsi, con tutte le implicazioni del caso, dal lavoro alle scuole.
Fenomeno contingente? Forse, ma la grande fuga potrebbe essere solo agli inizi.