Il tutto in attesa poi che le singole municipalità, attraverso la Poliservice, provvedano a smaltire la quantità di spiaggiato che copre buona parte della riviera.
Una foto postata su Facebook da Carlo Dezi, balneatore di Tortoreto, accende la discussione sulla presenza di una serie di materiali che dello storico spiaggiato (legname e altri detriti) non hanno nulla a che vedere.
E lo stesso Dezi si chiede da dove arrivino una serie di rifiuti, diversi da quelli naturali. “Vorrei sapere da dove provengono”, dice, “ questa specie di sacchetti di plastica fatti a rete che il mare ha restituito. Occorre saperlo per denunciare questa forma di inquinamento”.