L’operazione ad ampio raggio e’ coordinata dal ministero degli Interni in stretta sinergia con la questura di Teramo. Sugli esiti dei controlli, in parte già conclusi, la Digos mantiene uno stretto riserbo.
Secondo Repubblica.it la presenza di manifestanti dalla città abruzzese alla manifestazione di sabato sembra confermata da una scritta comparsa sui muri, “Antifà Teramo”, affiancata da una falce e martello. Una delle componenti più attive dell’area antagonista locale è legata agli ultras del Teramo calcio e si è resa più volte protagonista di incidenti.