Tre alti dirigenti della Banca di credito cooperativo dell’Adriatico finiscono a processo per usura e, tra loro, c’è anche il neo presidente della Camera di Commercio Gloriano Lanciotti.
Il gup Roberto Veneziano ha mandato a giudizio, oltre a Lanciotti nelle sue vesti di vice presidente del consiglio di amministrazione, anche Antonino Macera, presidente del CdA dell’istituto di credito e Tiberio Censoni, direttore generale della filiale di Atri.
Secondo le indagini della procura, con fascicolo a firma del pm Stefano Giovagnoni, ad un mutuo richiesto da un’imprenditrice di Atri di 179mila euro, l’istituto di credito avrebbe applicato, “un tasso effettivo globale pari al 9,955 superiore al tasso soglia del periodo di riferimento (secondo trimestre 2014) pari all’ 8, 6625”, si legge nel capo d’imputazione.
A chiusura delle indagini il pm ha chiesto il rinvio a giudizio per i tre, con il gup Veneziano che ieri li ha mandati a processo con l’accusa di usura in concorso. Un’accusa, ovviamente, da dimostrare nel corso del processo che si aprirà a maggio.
I fatti si riferiscono al giugno del 2014, con inchiesta che è poi partita su denuncia dell’imprenditrice, assistita dal legale Gianni Falconi.