La macchina dei soccorsi operanti in provincia di Teramo si sono ritrovati questa mattina per fare il punto della situazione.
Tramite le parole del Prefetto Patrizi, si è appurato che sono ancora 14mila le utenze in provincia di Teramo che non hanno ancora l’energia elettrica (e sono ormai sette giorni). Di queste, l’Enel punta a ridare corrente a 9mila utenze entro la giornata odierna.
Il Prefetto ha ammesso che alcune zone rimarranno senza energia elettrica perché con situazioni più complicate da risolvere, ma verranno alimentate con i generatori.
Alla domanda se la macchina dei soccorsi nazionali è partita in ritardo, il Prefetto ha preferito glissare, invitando a stare concentrati sul risolvere le attuali emergenze e facendo pubblico appello ad evitare falsi allarmi di soccorso a persone invece mai in pericolo, che fanno solo perdere tempo ai soccorritori.
Sono duemila le persone evacuate o che autonomamente hanno deciso di lasciare la propria abitazione e sono state alloggiate sulla costa. Ultima, in ordine di arrivo dopo la bufera di neve, la mancanza di elettricità e il terremoto, l’allerta valanghe, rischio diffuso su tutto il territorio anche in fascia collinare siamo in fascia 4; sono in arrivo 160 soccorritori specializzati (Soccorso alpino, Guardia di finanza, Vigili del Fuoco, Croce Rossa Italiana, Carabinieri Forestale) per il recupero in alta quota e anche Carabinieri forestali dal Friuli Venezia Giulia: una colonna mobile per il monitoraggio valanghe.
Ci sono 9 elicotteri a disposizione e la Provincia è riuscita a riaprire una linea di rifornimento costante per carburante.
Sono stati istituiti cinque UCL, posti di comando dei Vigili del Fuoco ad Atri, Rocca Santa Maria, Isola del Gran Sasso, Bisenti.
I Vigili del Fuoco, dal 20 gennaio, hanno compiuto 373 interventi: di questi circa 200 sono salvataggi; 57 riguardano crolli di abitazioni, imprese, aziende agricole. Ci sono ancora 594 richieste da evadere.
Ieri pomeriggio la Prefettura, l’Istituto Zooprofilattico, l’Università di Teramo, la Regione per l’assistenza alle aziende agricole e agli allevatori. Questi i numeri da contattare 800082280 da rete fissa; 0861 332500 da rete mobile.
Strade e frazioni isolate. Ci sono ancora 30 strade provinciali chiuse, 19 percorribili solo ai mezzi di soccorso e una decina di frazioni non ancora raggiungibili (vedi dettaglio in allegato) anche se è difficile la mappatura precisa per il perdurare della difficoltà di comunicazione con gli operatori che sono sul posto: sono ancora tanti i luoghi dove non c’è copertura telefonica.
Secondo gli elementi in possesso dell’ufficio tecnico dell’ente le località ancora da raggiungere dovrebbero essere: Acquaratola di Rocca Santa Maria, Befaro di Castelli, Cusciano e San Giorgio a Montorio, case sparse nei territori di Cellino, Basciano, Cermignano, Cerchiara di Isola del Gran Sasso; Frattoli e Cesacastina di Crognaleto. Ma situazione è in costante evoluzione per l’arrivo di nuove turbine (ne sono al lavoro 25) e sono state chieste altre dieci per lavorare contemporaneamente nelle diverse diramazioni di comunicali e provinciali; due di queste saranno dedicate esclusivamente all’Enel per arrivare nei punti operativi. Non si è ancora arrivati a Prati di Tivo anche se tutta la popolazione è in salvo da ieri.
Le specifiche dei soccorsi voli delle ultime ore dalle quali si deducono le situazioni ancora critiche
Crognaleto – San Giorgio (evacuazione)
Arsita – Acquasanta (verifica famiglia)
Castelli – Befaro (trasporto ossigeno, cardiopatico)
Castelli – Colledoro (evacuazione)
Valle Castellana – Macchia da Sole, Macchia Da Borea, Leofara (evacuazione)
Crognaleto – Frattoli (viveri e gasolio x Map)
Rocca Santa Maria – Acquaratola (generatore e viveri)
Valle Castellana – Vallefara (evacuazione)
Valle Castellana – (trasporto viveri)
Bisenti. Poggio Delle Rose (evacuazione)
Castelli – (trasporto viveri)