Il parroco don Stefano Galeazzi, ha usato parole di conforto, durante l’omelia, per la scomparsa del giovane, ma ha chiesto di meditare sulla vicenda senza dare giudizi. All’uscita dalla chiesa, il feretro del povero studente, iscritto alla facoltà di scienze e tecniche di psicologia cognitiva, all’università di Rovereto, è stato salutato da un lungo applauso e dal lancio di confetti bianchi, tradizione napoletana. La famiglia di Marco, infatti, ha origini partenopee e il giovane era cresciuto ad Alba Adriatica. Il corteo funebre si è diretto prima verso viale Mazzini, dove la famiglia Crovetti viveva e poi al cimitero.