Ennesima svolta, dunque, nelle indagini sulla improvvisa scomparsa del bimbo di Folignano, di cui non si hanno più tracce dallo scorso giugno. La coppia è infatti tornata alla prima versione fornita, sostenendo di essersi disfatta del cadavere del bimbo lanciandolo dall’auto nelle campagne marchigiane.
I due erano stati arrestati a luglio con l’accusa di maltrattamenti e abbandono di minore, seguiti dalla morte di Jason e occultamento di cadavere. La donna incolpava il marito di aver ucciso Jason in un momento di rabbia. Dal canto suo l’uomo negava invece tutto, affermando che il piccolo è morto in un incidente domestico. Entrambi hanno cambiato versione più volte.