Grazie ai controlli della Polizia stradale in ambito provinciale per accertare la regolarità della vendita e dell’acquisto dei veicoli nuovi e usati, gli agenti hanno rinvenuto nel negozio rosetano una serie di moto usate i cui documenti di circolazione presentavano una “caratteristica” inconfutabile: i certificati di proprietà recavano tutti la firma dell’intestatario senza alcuna autentificazione.
Le disposizioni di legge prevedono, invece, che chi autentica deve verificare l’identità della persona che sottoscrive e dichiarare che la sottoscrizione è stata apposta alla propria presenza, indicando la data in cui è stata apposta. Il raggiro avveniva grazie alla titolare dell’agenzia che, in qualità di Pubblico Ufficiale e in virtù della delega ricevuta, attestava falsamente la permuta alla concessionaria della moto vecchia in cambio della nuova.
Ma, secondo quanto accertato durante lo svolgimento delle indagini, era lo stesso venditore che dopo aver raccolto le firme in bianco sui certificati di proprietà e dunque prima dell’atto di vendita, si recava nell’agenzia di consulenza per il “disbrigo” di tutte le incombenze burocratiche. La titolare dell’agenzia provvedeva poi a riempire in un secondo momento, e quindi falsamente, le certificazioni, andando contro delle precise disposizioni di legge.