Il presidente dell’Api Teramo, Alfonso Marcozzi, entra in scivolata sulla nomina di Gloriano Lanciotti a presidente della Camera di Commercio di Teramo.
“Nonostante i nostri richiami al cambiamento, all’alternanza, alla discontinuita?, non abbiamo scalfito il sodalizio conservatore della Camera di Commercio di Teramo – dice – dopo le nostre denunce sulla illegalita? del 4° mandato per il Presidente e per i componenti della Giunta Camerale, Gloriano Lanciotti viene nominato presidente della CCIAA di Teramo. Lo stesso Lanciotti aveva incaricato un avvocato, con determina della CCIAA di Teramo del 21 settembre 2015, per un parere pro-veritate nel merito, chiaramente in evidente conflitto di interessi; parere di cui non ci e? dato a sapere nonostante le nostre richieste”.
E prosegue: “Nel torpore generale che ci attanaglia, ci si chiede: oltre alla incompatibilita? per legge, cosa ha a che fare un direttore di associazione con la carica di Presidente atteso che la Camera di Commercio e? retta dai contributi delle imprese, quindi degli imprenditori? Non ci risulta che il sig. Lanciotti sia un imprenditore. All’interno dell’attuale Consiglio Camerale non esiste un imprenditore che possa assolvere alla funzione di presidente, anche se per tempo limitato, vista la svendita della CCIAA di Teramo a L’Aquila? Quelle stesse associazioni che in maniera riservata condividono la nostra stessa posizione e? ora che ci mettano la faccia e proporre un ricorso al TAR Abruzzo. Noi ci siamo. La vittoria e? scontata visti i numerosi pronunciamenti nel merito teste? richiamati. Bisogna chiudere una partita che si e? prolungata fin troppo”.