Il primo, incaricato delle vendite per conto di un gestore di telefonia, accedendo ai dati sensibili in possesso, attestava la conclusione di nuovi contratti telefonici all’insaputa degli interessati che, successivamente, si vedevano recapitare le fatturazioni per l’attivazione della linea, mai richiesta.
T.P., invece, approfittando delle numerose e pubblicizzate promozioni di importanti società del settore, mediante la contraffazione di contratti in atto, truffava diversi abbonati, tra cui anche l’amministratore di una importante società edilizia, che si sono visti recapitare fatture onerose per l’acquisto di telefoni cellulari, schede sim ed attivazione di vari servizi mai richiesti.
Con questo sistema entrambi realizzavano illeciti profitti mediante l’aumento delle rispettive provvigioni dovute dalle società delle quali erano incaricati per le vendite.
La Questura di Teramo invita, dunque, i cittadini ad un attento controllo delle bollette di pagamento, verificandone le singole voci di addebito, e a non comunicare dati personali e a non consegnare copie di documenti d’identità a persone sconosciute sia personalmente che via filo.