Teramo. Anche quest’anno si è attivato il servizio spontaneo e gratuito del WWF Teramo di assistenza a merli, rondoni, cinciarelle ed altri animali in difficoltà. “Ogni anno, a partire dal mese di aprile – ha dichiarato Donatella Policreti del WWF Teramo – abbiamo tante richieste di intervento da parte di cittadini che trovano animali in difficoltà. Nella nostra sede arrivano così animali di vario tipo, in particolare uccelli, che hanno bisogno di assistenza. All’inizio della primavera si inizia con le richieste di intervento per giovani rondoni appena giunti stressati dalla lunga migrazione. Poi è la volta dei giovanissimi merli che, essendo molto precoci nel lasciare il nido, spesso si mettono nei pasticci. Molte volte i cittadini arrivano al WWF dopo essersi rivolti ai vari enti competenti. Come WWF, ovviamente, ci limitiamo ad assistere gli animali che non presentano particolari patologie per le quali indirizziamo sempre al Corpo Forestale dello Stato. Possiamo contare anche sulla collaborazione gratuita di vari veterinari teramani che ci aiutano nelle fasi di recupero”.
L’assistenza necessaria per il recupero è alquanto impegnativa: quotidianamente tutti gli uccelli recuperati vengono messi, ben protetti, a contatto con la natura, accuditi ogni due ore. Al termine, quando sono pronti a riprendere il volo, gli animali vengono liberati in posti idonei.
Quest’anno, tra i vari “ricoveri”, si segnalano 3 merli, 3 cinciarelle cadute in un tubo di una grondaia, 2 piccoli usignoli caduti più volte dal loro nido, oltre a tanti rondoni ed anche alcuni ricci.
Come sempre è bene ricordare che prima di soccorrere un piccolo ci si deve accertare del reale pericolo: spesso, infatti, le mamme sono nei paraggi e stanno solo attendendo il momento propizio per recuperare i piccoli.
“Nel corso degli anni – conclude Donatella Policreti – la sensibilità dei teramani sta crescendo e le segnalazioni sono in aumento costante. Quest’anno abbiamo anche attivato un servizio di sms attraverso i quali comunichiamo alle persone che ci hanno portato gli animali in difficoltà lo stato dei loro beniamini, avvertendoli quando avviene la reimmessione in natura”.