“Di fronte all’ennesimo atto di malagestione a danno dei dipendenti provinciali” la Funzione Pubblica della Uil esprime una forte protesta nei confronti dell’Assessore al Personale Davide Di Giacinto, “che sempre di più si dimostra inaffidabile e poco incline a rispettare gli accordi sindacali e le assicurazioni fornite ai lavoratori, i quali, a differenza di tutti gli altri colleghi degli enti locali (non ultimo il Comune), non riescono ad ottenere quelle parti di salario che non vengono ancora liquidate e pagate”.
Secondo il segretario provinciale Alfiero Di Giammartino “ogni volta che i dipendenti provinciali devono essere pagati per il lavoro svolto o per effetto di aumenti contrattuali, si vedono costretti ad aspettare tempi biblici e, a volte, indotti a fare ricorso presso il Conciliatore dell’Ispettorato del Lavoro. Diversamente, allorquando, per esempio, si è trattato di riconoscere gli aumenti contrattuali al Segretario Generale (da cica 84 mila euro a circa 93 mila euro), si è proceduto con una celerità impressionante, una sorta di guiness dei primati: 22 giorni. Complimenti”. Forme di “disparità” non più giustificabili secondo il sindacalista.
“I pagamenti dovuti ai dipendenti dovranno effettuarsi secondo precisi ed inderogabili indirizzi le cui applicazioni dovranno riferirsi erga omnes e senza alcun favoritismo, ovvero secondo criteri informati all’equità ed alla parità di trattamento. Oggi, l’Ente Provincia si distingue in senso assolutamente negativo e sotto ogni profilo, sia in ordine alle non buone relazioni sindacali sia per quanto riguarda scelte e comportamenti davvero criticabili che, fra l’altro, hanno determinato un clima di tensione e di estrema insoddisfazione fra il personale”.
Per questo, la Funzione Pubblica Uil, prima di avviare una serie di azioni sindacali, chiede al presidente Valter Catarra di convocare urgentemente una riunione con le Organizzazioni Sindacali Territoriali ed Aziendali, con l’obiettivo di eliminare le criticità e cercare insieme le possibili soluzioni alle problematiche.