Il marito di Melania Rea, la 29enne di Somma Vesuviana ritrovata morta a Ripe di Civitella il 20 aprile scorso, non ha risposto alle domande del gip Carlo Calvaresi nell’interrogatorio di garanzia che si è svolto oggi nell’istituto di pena di Marino del Tronto, che lo stesso Calvaresi e il pm Umberto Monti hanno lasciato dopo solo 45 minuti dalla loro entrata.
Nel frattempo sono trapelati alcuni stralci delle conversazioni che il caporal maggiore del Reggimento Piceno ha intrattenuto con l’amante Ludovica Perrone su Facebook con l’avatar Vecio alpino, precipitosamente cancellato all’indomani della scomparsa della moglie. Qualche giorno fa, infatti, gli investigatori erano riusciti a reperire le chiacchierate virtuali fra i due amanti grazie a una rogatoria internazionale. Evidente la pressione che Ludovica faceva su Salvatore affinchè lasciasse sua moglie per dedicarsi esclusivamente a lei. A incuriosire gli inquirenti, però, sarebbero state soprattutto alcune dichiarazioni di Parolisi, che avrebbe più volte sottolineato che si sarebbe presto liberato di Melania.
“Tu sei la cosa piu importante a cui credo e voglio” scrive, infatti, il militare “e non preoccuparti i nostri accordi non vanno per le lunghe massimo una settimana poi dovrà sparire dalla mia vista”.
Intanto l’avvocato della famiglia Rea presenterà nei prossimi giorni un’istanza al Tribunale di Napoli per l’affidamento temporaneo della bambina di Melania, Vittoria. La misura dovrebbe essere temporanea e avere effetto per il periodo di permanenza in carcere di Salvatore Parolisi.