Lo si apprende da fonti investigative: la notizia dell’iscrizione nel registro degli indagati è stata confermata dal procuratore della Repubblica di Ascoli Piceno Michele Renzo.
I carabinieri stanno notificando al caporal maggiore dell’esercito, che in questo momento si trova in Campania, l’informazione di garanzia per l’assassinio della moglie Melania. L’uomo al momento resta a piede libero: verrà interrogato venerdì prossimo ad Ascoli Piceno.
Secondo alcune indiscrezioni, la decisione di indagare Parolisi sarebbe stata presa in conseguenza alla relazione sull’autopsia del cadavere della donna.
Alla notizia dell’informazione di garanzia, il militare ha risposto di sentirsi “sereno, non ho nulla da temere”.
“Dobbiamo ancora capire cosa è effettivamente successo” ha spiegato il legale dell’uomo, Nicodemo Gentile “e poi ci muoveremo secondo le necessità. Di sicuro lavoreremo in una direzione diversa rispetto a prima, ma sulle stesse basi, che sono quelle delle dichiarazioni del nostro assistito, che ricordo è un indagato a piede libero”.
Increduli, invece, i familiari di Melania, che hanno dichiarato di non aspettarselo. La famiglia ha deciso di costituirsi parte civile e di nominare anche un medico legale di parte.