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Teramo, “Federica e Serena” tendono la mano all’Aipd

Teramo. Un assegno di 4.500 euro. È il ricavato del concerto evento “Note su ali di farfalla: notte per Federica e Serena”, organizzato lo scorso settembre dai ragazzi dell’Associazione Culturale “Federica e Serena”, donato questa mattina all’associazione “Persone Down” di Teramo.

Un progetto ambizioso quello portato avanti dai ragazzi dell’associazione, nata per ricordare Federica e Serena, compagne di liceo, coinquiline e amiche nella vita, morte a causa del terremoto del 6 aprile 2009.

Federica Moscardelli e Serena Scipioni, studentesse di medicina a L’Aquila, erano entrambe volontarie. Federica, di Montorio al Vomano, faceva volontariato nella Croce Bianca e in parrocchia, Serena di Bisenti nell’associazione Persone Down. Ed è proprio a quest’ultima che l’associazione ha pensato di devolvere quest’anno il ricavato del concerto evento nato per ricordare in modo “bello e vivo Federica e Serena in tutte le forme e le manifestazioni che siamo riusciti a creare: la musica, la poesia, il disegno” come ha spiegato il presidente dell’Associazione Elena Di Tommaso.

“Ognuno di noi – ha continuato Elena Di Tommaso – si è impegnato totalmente per la riuscita di questo progetto, spinto dalla voglia di sentire ancora in mezzo a noi la presenza di Federica e Serena”. Se la somma raccolta dai ragazzi nel 2009 è stata devoluta alla Fondazione “Il Cireneo” de L’Aquila per la ricostruzione della sede danneggiata dal sisma, il ricavato dell’evento del 2010 invece darà una mano all’Associazione “Persone Down” per la realizzazione del progetto “Il Tulipano Nero”. Questo progetto consentirà a dei ragazzi down di trascorrere insieme, sotto la sorveglianza di tre educatori professionali, dei week-end in modo autonomo per apprendere a vivere la quotidianità come qualsiasi altro ragazzo della loro età. “Vivere in casa insieme, infatti, significa per i ragazzi – ha spiegato il presidente dell’Associazione “Persone Down” di Teramo Annamaria Ponziani – occuparsi delle attività domestiche, fare la spesa, cucinare, prendere decisioni, effettuare alcune scelte, avere degli impegni e portarli a termine, ma anche vivere all’insegna del divertimento e della spensieratezza. Considerata la positività delle esperienze precedenti, quest’anno si è pensato di condividere l’intervento educativo con le persone down meno autonome e più avanti negli anni e con i ragazzi che non hanno avuto modo di partecipare lo scorso anno”.