Denis Cavatassi, l’Unione dei Comuni scrive a Napolitano

denis_cavatassi_liberoTortoreto. Anche l’Unione dei Comuni della Val Vibrata licenzia una mozione urgente nel tentativo di sbloccare la situazione di Denis Cavatassi, l’imprenditore di Tortoreto in carcere in Thailandia dallo scorso 19 marzo. La giunta dei sindaci che compongono il consorzio intercomunale, infatti, ha approvato all’unanimità un documento sulla vicenda (identico percorso, nelle scorse settimane, hanno compiuto i Comuni di Tortoreto e San Benedetto del Tronto), che poi è stato inviato al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, al ministro degli Esteri, Franco Frattini, all’ambasciatore italiano di Thailandia (Michelangelo Pipan) e al vice-console a Pukhet, Francesco Cavaliere.

La mozione ha come obiettivo quello di sollecitare le istituzioni e gli organi diplomatici a trovare una soluzione utile per far riottenere in breve tempo la libertà a Denis Cavatassi, accusato dalle autorità asiatiche di essere il mandate dell’omicidio del suo socio in affari. Nel frattempo, in questi giorni, a Pukhet è volato il fratello Adriano, che ha avito modo di fargli visita in carcere. Tra poco più di una settimana (10 giugno) scadono gli 84 giorni previsti dalle leggi thailandesi, per poter prendere in esame l’ipotesi di una scarcerazione dietro il pagamento della cauzione, cosa che nelle precedenti tre richieste è stata sempre rigettata. Denis, confinato nel carcere di Pukhet, nonostante le difficili condizioni di convivenza all’interno del penitenziario, sta bene e attende che l’incubo possa finire al più presto.

 

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