Omicidio di Torricella, si indaga nell’ambiente familiare e tra i creditori di De Luca

carabinieri-pattuglia_24591_2Teramo. Si indaga negli ambienti familiari e tra i creditori di Carmine De Luca, l’uomo di 69 anni, napoletano di origini, trovato morto nella sua abitazione di Torricella Sicura sabato scorso in tarda mattinata. I carabinieri del reparto operativo di Teramo, coordinati dal capitano Nazario Giuliani, stanno stringendo il cerchio attorno all’assassino del commerciante napoletano. Sotto la lente di ingrandimento anche il rapporto, ormai deteriorato da tempo, con l’ex moglie della vittima, una donna bielorussa dalla quale l’uomo si era separato da qualche tempo.

 

Entro questo fine settimana il primo rapporto dei Ris di Roma che hanno eseguito nei giorni scorsi i rilievi sul luogo del delitto. Intanto dai primi riscontri fatti dagli investigatori, sembra che l’uomo avesse contratto dei debiti  con familiari e altri conoscenti. Debiti che non è più riuscito ad onorare. Avrebbe chiesto anche un prestito all’ex moglie per finire di costruire casa, soldi che la donna aveva ottenuto da una compagnia assicuratrice in seguito alla morte in un incidente stradale del figlio di lei, avuto da un precedente rapporto.  Ieri sera l’autopsia eseguita sino a tarda ora dal dottor Pino Sciarra. Non meno di 10 colpi, forse 20, inferti con estrema violenza. L’assassino avrebbe usato un coltello, forse di quelli da cucina, anche se al momento è difficile stabilire se siano state usate più armi e soprattutto se sia stato aggredito da più persone.
L’uomo è stato colpito in più parti del corpo, probabilmente con l’assassino di fronte. Ferite profonde al collo, alla pancia e alla testa. Ma nessuna di queste avrebbe leso organi vitali. Infatti, secondo il dottor Sciarra, De Luca è morto per shock emorragico. In altre parole è morto per dissanguamento. L’assassino lo ha lasciato agonizzante a terra dopo averlo colpito più volte. Comunque in base ai rilievi e agli esami eseguiti dal dottor Sciarra tra qualche giorno si saprà anche se ad agire siano state più persone.
Una cosa è certa: Carmine De Luca ha lottato con il suo carnefice in quanto alcuni tagli sono stati riscontrati anche su braccio, come se l’uomo cercasse di difendersi mentre veniva colpito. Sulla data dell’omicidio, il dottor Sciarra ha confermato che l’omicidio possa risalire verosimilmente tra il 20 o 21 maggio scorso, insomma una settimana prima del ritrovamento del cadavere. Per cercare di fare chiarezza sono giunti a Torricella i carabinieri del Ris di Roma che hanno già analizzato la scena del crimine. In particolare dovranno accertare se, come sembra, l’aggressione sia avvenuta al piano superiore della sua abitazione a più livelli, attigua ad un capannone industriale, oltre agli altri elementi utili ad individuare l’omicida. Il corpo insanguinato del pensionato, infatti, sarebbe stato spostato al piano inferiore subito dopo essere stato pugnalato a ripetizione da qualcuno che forse conosceva visto che non risultano segni di effrazione o di scasso su porte e finestre.
De Luca è stato trovato dai vigili del fuoco costretti a sfondare la porta d’ingresso dell’abitazione dopo la segnalazione dei vicini che avvertivano un forte odore e dai carabinieri della locale stazione e del reparto operativo diretto dal capitano Nazario Giuliani. L’uomo viveva a Torricella da qualche anno. Si era separato dalla moglie, di origini bielorusse, ed aveva gestito una lavanderia.

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