Teramo. Ventotto lavoratori in nero, 12 dei quali clandestini; due evasori totali (un odontotecnico e un carrozziere), oltre ad una serie di violazioni di natura fiscale. Sono solo alcune delle irregolarità venute alla luce durante l’operazione “Illegal Work”, promossa dal comandante regionale della Guardia di Finanza, e che ha riguardato, nello specifico, una serie di controlli sull’intera provincia Teramana nel quadro della lotta al lavoro nero.
L’attività, coordinata dal comando provinciale di Teramo, ha visto impegnati 40 militari della Fiamme Gialle, che hanno effettuato 13 verifiche nei confronti di numerosi operatori economici operanti in vari settori: stabilimenti balneari, agricoltura, riparazioni meccaniche, ristorazione, servizi degli studi odontotecnici, commercio autoveicoli e confezioni di abbigliamento. Nel corso dei controlli sono state eseguite numerosissime “interviste” nei confronti di lavoratori operanti in settori individuati a seguito di una precedente azione investigativa. Nel corso dell’indagine, sono stati scoperti 28 lavoratori in nero, mentre 12 di loro era clandestini in Italia. In particolare, a Sant’Omero sono stati stanati 12 operai di nazionalità cinese, privi del permesso di soggiorno, che lavoravano alla dipendenze di un’azienda manifatturiera. Per i dodici clandestini sono state avviate le procedure di espulsione dal territorio italiano, mentre per il datore di lavoro, attualmente irreperibile, è scattata una denuncia per violazione della normativa sull’immigrazione. Nel corso della vasta operazione sono stati scoperti due evasori totali di cui uno operante nel settore degli studi odontotecnici ed uno nel settore della riparazione di autoveicoli. Le irregolarità scoperte dai finanzieri, sono state segnalate a che alla Asl e alla direzione provinciale del lavoro per l’adozione dei provvedimenti di competenza.