Sicurezza scuole, tutto da rifare. Con il fallimento del progetto del sindaco di Teramo, Maurizio Brucchi , di cercare un accordo con i tecnici locali per riuscire ad effettuare entro dicembre le verifiche sismiche in tutti i plessi del territorio, bisogna ricominciare da capo, con la constatazione della perdita di due mesi in chiacchiere inconcludenti.
Brucchi, infatti, ha annunciato che la settimana prossima partirà i bando di gara per questi lavori con un impegno di spesa di 360 mila euro.
Ma i genitori non ci stanno e denunciano in maniera chiara e forte le colpe che l’amministrazione teramana ha avuto, inchiodando il sindaco alle sue responsabilità. E lo fa Leda Raga, portavoce delle mamme, presente fin dal primo incontro, in un post che riportiamo integralmente.
“Non smetterò mai di scriverlo! Perché le persone che non c’erano devono saperlo! A settembre in aula consiliare, davanti a 17 genitori DISSE CHE PER DICEMBRE AVREMMO AVUTO LE VERIFICHE SISMICHE DELLE SCUOLE !
Quando gli facemmo notare che non era matematicamente possibile effettuarle in 31 scuole in così poco tempo (perché noi ci eravamo informate … Noi ), spiegò che erano professionisti quelli che se ne occupavano.
La settimana dopo, non credendo a quel che ci era stato propinato, facemmo una manifestazione sotto al comune; lui disse che avrebbe LAVORATO, non ci sarebbe stato purtroppo ma il lavoro è lavoro! ( Ecchecavolo!) salvo poi saltar fuori la storia dei pomodori sui due punti, con annessi incontri parapolitici .
Ieri mi era venuto il voltastomaco, poi ci ho pensato e mi sono detta, ma è lo stesso che ci disse:
– di essere fatalisti
– che si muore a casa o a scuola con un crollo, allo stesso modo, ma quando gli spiegammo che a scuola sono dai 18 ai 25 alunni in una classe e che in alcune scuole non ci sono seconde uscite di sicurezza e scale antincendio ebbe un improvviso impegno … E non poté replicare. Mannaggia
– che alla proposta “cerchiamo assieme stabili dove spostare perlomeno i bimbi delle scuole prive delle FONDAMENTALI NORME DI SICUREZZA disse che aveva la soluzione, che aveva 40 classi (o 60 non ricordo , scusatemi ) che avrebbe fatto e detto e spostato, e che si sarebbe accordato e bla bla (fatto niente poi … Detto fin troppo )
– lo stesso che non sapeva che TANTISSIME SCUOLE NON HANNO USCITE DI SICUREZZA E SCALE ANTINCENDIO (ma porte che danno sul nulla per cui si è speso tanto si)
– lo stesso che ci ha chiamato “idiote” in aula (salvo poi scusarsi e ironizzare, dobbiamo dargliene atto), ma ” quelli lasciali fare, tanto si stancano ..” Quando gli si chiede “che ne pensa dei genitori ?” (nome Lungo lo so ma a lui piace)
– lo stesso che non rispose alla domanda: perché con i primi soldi avuti invece di rifare il trucco AD UNA SOLA SCUOLA, non avete fatto LE VERIFICHE SISMICHE A TUTTE, stilato una lista di emergenze, messo in sicurezza quelle che avevano più mancanze?
– lo stesso che ci dice che le scuole perché hanno resistito sono ad oggi, e NON COMPRENDE che in edifici datati, costruiti con materiali, ahinoi, deteriorabili nel tempo e stressati dalle tante scosse, il RESISTERE a questa scossa non è garanzia , ma fortuna
– lo stesso che disse che avrebbe messo le scale antincendio, presto, prestissimo, ma poi, corretto da un addetto ai lavori, disse (sempre in aula davanti a testimoni), che avevamo sentito male noi, mai detta una cosa del genere
– lo stesso che parla di convivenza con il terremoto, mentre ci costringere a insegnare ai nostri figli a “sopravvivere ” in caso di scossa quando sono a scuola
– lo stesso il cui team, alla domanda “perché sono UTILIZZABILI /USABILI e NON AGIBILI,
TUTTE le scuole di Teramo, ci mise quasi dieci minuti prima di ammettere che nessuna scuola era totalmente a norma (parliamo delle basilari norme di sicurezza) per cui non definibile AGIBILE, ma non spiego che utilizzabile non è sufficiente …
– lo stesso che dopo 3 anni di chiamate, per il finale di discesa della rampa di uscita alla San Berardo, in cemento, semi distrutto nel tempo e pericoloso perché ci caddero diversi bimbi (fortunatamente senza conseguenze gravi), alla raccolta delle firme mandò RAPIDISSIMAMENTE chi di dovere ad aggiustarla perché chiamato da chi di dovere all’ennesima caduta di un bimbo (manca ancora la tettoia, ne approfitto) e ringrazio ancora oggi gli addetti perché quando gli feci notare i VETRI PENZOLANTI DELLE LAMPADE attaccate al terrazzo andarono a toglierli (anche per quelli chiamavano da un anno se vuole le presento il signore che se li era tanto presi a cuore).
Ecco a lei egregio sindaco Maurizio Brucchi, voglio dire che io l’Abruzzo, Teramo (purtroppo per lei) l’ho scelto, che io questa città la adoro ed ho una famiglia, amici e amiche che ci abitano.
Il patrimonio scolastico italiano fa pena ovunque, ma prima di lei a Teramo, era stato istituito un pool di ingegneri, geometri e altro, fatto un progetto per un polo scolastico, iniziato un progetto di piano di risanamento e di controllo e poi ? Come mai chi l’ha preceduta ci aveva pensato e lei ha pensato di cancellare una buona idea?
Erano finiti i soldi?
E ha fatto bandi di gara?
Nuovi progetti?
Ha pensato al fatto di essere “vicini di casa” di una zona a rischio 1?
Di essere lei stesso in una zona a rischio 2?
Si è informato sullo stato storico/ territoriale della sua regione?
Ha mai effettuato un piano emergenza per la popolazione?
Sa che con una scossa di mattina, genitori, zii, nonni, dopo aver provato a chiamare salirebbero di corsa in auto?
E’ cosciente che si congestionerebbe il traffico, le strade si intaserebbero e in caso di crolli o di bisogno i mezzi di soccorso non arriverebbero?
Sa che in ALTRE REGIONI A RISCHIO i sindaci hanno creato cartelli nei vari quartieri indicando le zone di raccolta in caso di crolli o terremoti , e le strade da lasciar libere?
E’ conscio che collaborando e smettendola di fare il superbo e il superuomo, troverebbe fior fiore di esperti che la aiuterebbero ad “educare” noi cittadini in caso di sisma? (se non li trova glielo portiamo noi!)
GLI ALTRI POTRANNO ANCHE CREDERE ALL’IMPROVVISO ACCORDO SALTATO CON GLI INGEGNERI, noi sappiamo so che non c’era accordo, non è mai esistito perché lei lo ha posto male, mi smentisca se vuole.
Noi sappiamo che lei si è affrettato a dire la Verità perché noi non abbiamo smesso di far chiasso, e dire come stanno le cose realmente, di informarci, di chiedere spiegazioni, di dare idee e proposte collaborative disquisendone con chi è stato pronto ad ascoltarci.
Lei non aveva fatto nulla dopo L’Aquila, e purtroppo, non credo che avrebbe fatto altro nemmeno ora, se non ci fossero state “questi qua” a punzecchiarla. Io ne sono cosciente, lei anche, ma non ammetterà mai il lassismo in cui è versato il suo comune riguardo “le scuole” , come non ha mai accettato il nostro aiuto e la nostra collaborazione, come non ha mai fatto intervenire qualcuno della sua giunta durante gli incontri (sempre pubblicati su FB , e a cui l’opposizione si è sempre presentata anche solo ad ascoltare ).
Ci siamo chiesti perché non fare nulla, non creare progetti, non sfruttare le idee di progettisti e professionisti? E speriamo tanto che chi di dovere, a questo punto, prima o poi ci dirà chi ci ha guadagnato a convivere con questo voluto “menefreghismo”, ad imbellettare scuole manciate metterle in sicurezza, anziché adeguarle, anziché progettare in un decennio nuove strutture antisismiche ad hoc!
Quando le dicemmo che i terremoti sarebbero continuati, perché il territorio era giovane, ci disse che eravamo allarmiste, quando io le dissi che per convivere con un terremoto servono lavori da progettare nel tempo iniziando da scuole ed ospedali, rispose che ci avreste pensato voi.
Ha aspettato fino a ieri per dire a tutti una verità che noi conoscevamo già, nessuna intesa, nessuna verifica per dicembre, nessuna conoscenza del reale stato attuale degli edifici scolastici.
Io spero che non accada nulla fin quando lei resterà inchiodato alla poltrona, in cui prenderà ancora tempo per non fare niente ma dire tante altre inesattezze, ma nel frattempo mi chiederò ogni sera andando a letto: come fa a dormire o a guardarsi allo specchio con serenità?
E vogliamo parlare delle dirigenti? (qualcuna di salva), delle responsabili delle varie scuole (qualcuna di salva), dei politici di appartenenza o di opposizione che non hanno mai alzato la voce, fatto un esposto, preteso risposte e dato scandalo? (anche qua qualcuno si salva) … Qualcuno …
Per concludere: basta verifiche a vista e amenità tipo “le scuole hanno resistito anche questa volta”.
Sia serio e si prenda le sue responsabilità, siamo ancora in tempo per cambiare una realtà obsoleta e pericolosa, ancora in tempo per costruire tre poli scolastici (asili – elementari e medie e licei) invece di spendere e spandere il triplo per mettere in sicurezza vecchi edifici che non saranno mai totalmente antisismici.
Scusate ma l’elenco era lungo e la riflessione che ne conseguiva anche”.
Leda Ragas