Sono le prime indiscrezioni del secondo esame cadaverico effettuato sul corpo della giovane mamma di Somma Vesuviana lo scorso venerdi, prima di dare il definitivo nulla osta per la restituzione della salma. Un’ispezione che lascia comunque ancora un punto interrogativo sull’ora esatta della morte di Melania, probabilmente avvenuta tra le 14.00 e le 17.00 del 18 aprile, lo stesso giorno della sua scomparsa. Difficile, inoltre, stabilire quanto tempo dopo il decesso siano stati inferti quei colpi post mortem pensati per depistare le indagini.
Si continua, dunque, a indagare sul giallo della morte di Melania Rea, mentre spunta la notizia del cellulare della donna, riacceso due giorni dopo la sua scomparsa. In questo caso resta da chiarire se sia stato spento da qualcuno che ha tolto la batteria dell’apparecchio per inserirla nuovamente soltanto due giorni dopo o se si siano perse le tracce a causa dell’assenza della copertura di rete nella zona. A lavorare sul cellulare i carabinieri del Ros, le cui analisi saranno comparate con i rilevamenti delle celle telefoniche di Ripe di Civitella. Un elemento decisivo per capire se la donna sia stata realmente a Colle San Marco, come il marito Salvatore Parolisi continua a sostenere o se fin lì non sia mai arrivata, come lascerebbe invece indurre la certezza, emersa dalla seconda autopsia, che la vittima sia stata uccisa nel bosco delle Casermette.
A questo proposito, sembra che sarà ascoltata anche la piccola Vittoria, la bimba di 18 mesi di Melania e Salvatore, per cercare di capire, con la presenza di uno psicologo infantile, se la piccola era realmente con la mamma mentre giocava sull’altalena di Colle San Marco. Per questo motivo nei giorni scorsi gli investigatori hanno ascoltato il parere di un medico: obiettivo degli inquirenti è quello di sapere se la testimonianza di una bambina così piccola possa essere effettivamente attendibile. Nel frattempo sarà ascoltato in settimana anche Alfredo Ranelli, il titolare del chiosco di Colle San Marco che lo scorso 18 aprile ha intravisto una donna che potrebbe essere Melania.
La smentita del pm di Ascoli Piceno, Umberto Monti. “E’ assolutamente priva di fondamento la notizia secondo cui sarebbe allo studio o addirittura in programma un’audizione protetta della piccola Vittoria Parolisi. Pur tra numerose indiscrezioni di stampa, alcune imprecise o del tutto inesatte, riguardanti anche il contenuto di atti e di attività di indagine coperti da segreto ritengo di dover smentire decisamente questa riguardante la piccola Vittoria, proprio perchè coinvolge direttamente la minore”.