Unire le proprie forze e le professionalità per partecipare ad un bando ministeriale che possa garantire fondi per la realizzazione della casa dello studente. E’ stata siglata questa mattina nella sede provinciale di via Milli, una convenzione tra Università di Teramo, Azienda per il diritto allo studio e Provincia per dare avvio ad un gruppo di progettazione per trasformare la sede dell’ex Rettorato in viale Crucioli, in una foresteria a disposizione sia degli studenti universitari sia per studenti e docenti stranieri, visto l’impegno dell’Università per l’internazionalizzazione dei propri corsi. “Un vulnus da sanare” come ha sostenuto il rettore vicario Dino Mastrocola, vista la mancanza di alloggi destinati agli studenti in città.
“E’ imminente l’uscita del bando ministeriale”, ha spiegato il presidente dell’Adsu, Paolo Berardinelli, “al quale l’Adsu parteciperà insieme a Provincia e Università con una progettazione comune che ha l’ambizione non solo di realizzare la casa dello studente che a Teramo manca, ma anche di riqualificare una parte della città che dopo il trasferimento degli uffici universitari si era un po’ spenta”.
Secondo il direttore dell’Adsu, Antonio Sorgi, nell’area di viale Cruciali, che sarà data in comodato gratuito all’Adsu, si ricaveranno almeno 200 posti letto per gli universitari fuori sede, più altri cento posti a mercato libero oltre ad alcuni servizi. La Provincia sarà la centrale unica di committenza e l’importo dei lavori dovrebbe essere contenuto nei 9 milioni di euro, che è il valore dell’immobile.
Ex Rettorato che, a seguito del terremoto è anche inagibile, necessita di interventi antisismici e per il quale potrebbero arrivare anche fondi specifici per il terremoto. Mentre sembra proseguire spedita l’interlocuzione con la Sovrintendenza per quanto riguarda alcuni vincoli dell’edificio.
Con il bando in uscita presumibilmente entro novembre, ci saranno, dunque, quattro mesi di tempo per progettare l’opera che, se dovesse essere finanziata, potrebbe vedere iniziare i lavori già dalla metà del 2017. Mentre per lo scheletro a Coste Sant’Agostino vicino alla mensa, nel quale in un primo momento si era pensato di alloggiare gli universitari, sarà destinato ad un centro di ricerca universitario che potrà accogliere anche delle start up.