Omicidio Melania Rea, polemiche su Facebook e nuovi esami a Teramo

Carmela-ReaAscoli. L’omicidio di Melania Rea scatena dure polemiche sul social network più famoso d’Italia, Facebook. È sorto infatti un gruppo dal titolo  “Melania Rea: se l’avessi data saresti ancora viva” che conta già circa 300 sostenitori. Una bacheca tempestata di giudizi nei confronti della giovane mamma di Somma Vesuviana ritrovata accoltellata quasi un mese fa nella pineta di Ripe di Civitella, in provincia di Teramo.

Dopo la creazione della pagina e alcuni commenti decisamente poco eleganti, il web ha reagito attaccando direttamente in bacheca il fondatore del gruppo. Formulato anche un esposto ai ministri Maroni e Romani e al presidente dell’Agcom Calabrò dal giornalista e commissario del Corecom Calabria, Mario Campanella.

In qualità di giornalista e di commissario del Corecom Calabria” scrive a questo proposito, “organo funzionale dell’Agcom, sento il dovere di manifestarvi tutto il mio disappunto per la creazione, su Facebook, di un gruppo denominato “Melania Rea: se l’avessi data saresti ancora viva” creato da un certo Marco Dresic, probabilmente lo pseudonimo sedicente dietro al quale si nasconde il folle ideatore di questa iniziativa. La creazione di questo gruppo è l’ennesima riprova di una distorsione delirante dell’uso di Facebook che provoca idolatrie assurde di personaggi protagonisti di efferati delitti e che snatura e altera il senso di comunità sociale insito proprio nello strumento dei social network. Io credo che sia doveroso, non solo nella fattispecie, difendere la dignità di una giovane donna uccisa e oggetto di uno scherno atroce e palesemente stupido, ma anche pretendere che le giovani generazioni capiscano il significato della morte, la rispettino e si pongano nei suoi confronti con un atteggiamento di partecipazione emotiva”.

Il Corecom chiede pertanto l’oscuramento del sito e il sanzionamento dell’autore del gruppo. L’omicidio della giovane donna è insomma diventato inevitabilmente uno degli argomenti più trattati e seguiti sui media nazionali nelle ultime settimane. L’assassino, infatti, non è stato ancora individuato dagli inquirenti che seguono diverse piste, fra cui quella passionale considerando che il marito di Melania Rea ha ammesso di aver avuto alcune relazioni extraconiugali di cui era a conoscenza la stessa donna. La complessità della vita familiare della vittima, inizialmente dipinta quasi come idilliaca, ha scatenato estrema curiosità e i giudizi non sono tardati ad arrivare.

Intanto giungono novità dalla procura ascolana. Si terrà nella tarda mattinata di domani un nuovo esame sul corpo di Melania Rea. Obiettivo dell’autopsia è quello di circoscrivere l’arco temporale in cui al cadavere sono state inflitte alcune coltellate post mortem. Un elemento che potrebbe rivelarsi di fondamentale importanza nella comparazione degli alibi delle persone in qualche modo coinvolte nella vicenda.

Nel frattempo, il sostituto procuratore di Ascoli Piceno Umberto Monti e due ufficiali dei carabinieri che lo hanno accompagnato in Campania stanno tornando nel capoluogo piceno dove nel pomeriggio è previsto un vertice per fare il punto della situazione sulle indagini. Con buone probabilità Salvatore Parolisi, marito di Melania Rea, non verrà ascoltato di nuovo. L’uomo rimane pertanto ancora persona offesa e non è indagato per l’omicidio della donna.

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