Teramo. “La Croce Rossa è sul territorio a prescindere dagli accordi con l’Azienda Sanitaria, con tante attività e tanti servizi per la società, secondo il principio di ausiliarietà e la collaborazione tra enti pubblici”.
Così il presidente della Croce Rossa di Teramo, Valentino Ferrante, ha commentato gli ultimi provvedimenti disposti dalla Asl di Teramo, in merito ai tagli ai servizi del 118. “Anche noi abbiamo subito molte riduzioni delle convenzioni con il 118, con alcune nostre sedi che l’hanno persa del tutto, come Corropoli, Val Fino e Campli, ma non entriamo nel merito delle decisioni della Asl e nelle polemiche che ne sono seguite. Continueremo a realizzare attività anche gratuite, come quelle di Protezione Civile durante l’emergenza alluvione di alcune settimane fa sulla costa, contando solo sui fondi che raccogliamo nel territorio, forti dei nostri 1400 volontari”.
Un migliaio di volontari grazie ai quali, nel 2010, sono stati svolti 9000 servizi in ambulanza, per un totale di 200 mila ore di servizio. “Tutto questo” aggiunge Ferrante “mentre cambiava l’organizzazione dell’Associazione sul territorio e nascevano, al fianco del Comitato Provinciale, i Comitati Locali di Roseto, Giulianova e Teramo”. Questi comitati locali sono gestiti da Massimiliano Ferrara, con competenza sui gruppi di Roseto, Atri, Silvi e Val Fino; Adriano Voogt, con competenza sui gruppi di Giulianova, Alba Adriatica e Corropoli; Pierluigi De Ascentiis, con competenza sui gruppi di Teramo, Campli e Val Vomano.
E i servizi della Croce Rossa non finiscono qui. Basti pensare all’assistenza sociale che la Sezione Femminile compie a favore di 450 persone e 150 nuclei familiari, attraverso sussidi e aiuti di diverso genere; della presenza delle Infermiere Volontarie a sostegno dei tossicodipendenti, alcolisti e reclusi al carcere di Castrogno; alle attività del Corpo Militare e dei Volontari del Soccorso insieme alla Polizia Stradale, come il progetto per la sicurezza stradale Drugs on Street, in cui la Croce Rossa fornisce supporto logistico e sanitario; dei Centri di Ascolto nelle scuole medie e superiori, con psicologi volontari; alle attività speciali, come il soccorso in acqua e in ambienti ostili, e dei servizi di Protezione Civile, come la presenza nel campo d’accoglienza di Mineo in Sicilia.