Teramo. E’ morto in ospedale, in mattinata, Giandomenico Di Sante, storico imprenditore teramano, attualmente presidente della Camera di Commercio.
Di Sante aveva 80 anni e da qualche giorno era stato ricoverato al Mazzini. Tra i vari ruoli istituzionali ricoperti nel panorama economico locale, da imprenditore e nel mondo bancario, si ricorda la presidenza della Banca dell’Adriarico, della Confcommercio e, ultimo in ordine di tempo, della Camera di Commercio di Teramo. Il “presidente dei presidenti” è stato anche impegnato in politica, nelle fila della Democrazia Cristiana, ricoprendo ruoli importanti sia nel consiglio comunale che provinciale.
Numerosi anche i riconoscimenti ottenuti per il suo lavoro e l’impegno nella vita economico-politico-sociale. Persona dalla grande umanità, è ricordato soprattutto per i modi affabili che aveva con tutti e per la disponibilità sempre dimostrata, in particolare per le iniziative culturali e benefiche alle quali non faceva mai mancare il suo sostegno.
Oltre che Cavaliere di Gran Croce dell’ordine al Merito della Repubblica italiana e di Cavaliere del Lavoro, Di Sante era anche stato insignito del titolo di Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine Equestre Santo Sepolcro di Gerusalemme.
La camera ardente è stata allestita nella sua abitazione. I funerali si svolgeranno giovedì alle 10 nella chiesa Santa Maria degli Angeli di San Francesco a San Nicolò e saranno celebrati da Mons. Michele Seccia, vescovo di Teramo-Atri e Mons. Gianfranco De Luca, vescovo di Termoli-Larino, per tanti anni parroco di San Nicolò e legato da una stretta amicizia con la famiglia Di Sante.
In tanti hanno voluto esprimere un ricordo.
“Giandomenico Di Sante era un uomo del fare – ricorda il Presidente della Regione Luciano D’Alfonso – L’energia e la tenacia che ha profuso nei molteplici incarichi che gli sono stati di volta in volta affidati sono state di esempio per i tantissimi che lo hanno circondato e che hanno avuto il piacere di lavorare con lui. Ha sempre interpretato i ruoli che ricopriva come missioni cui adempiere con diuturna solerzia. Giandomenico Di Sante era anche un gentiluomo d’altri tempi. Aveva sempre una parola saggia per tutti e aiutava in ogni modo chi aveva più bisogno. Credo che egli sia ascrivibile a buon diritto nella cerchia degli uomini illustri d’Abruzzo, coloro che hanno fatto sì che questa terra sia migliore di quella che hanno trovato all’epoca della loro nascita. Per questo ne piango la scomparsa con profondo dolore. Alla sua famiglia giungano le condoglianze mie e di tutti gli abruzzesi”.
“Con sincera commozione apprendo la notizia della scomparsa del Cavalier Di Sante – scrive invece Sandro Mariani su Facebook – Teramo perde oggi uno dei suoi figli più illustri, personaggio autorevolissimo dell’intera economia regionale, nonché valido interprete politico, antesignano di idee e progettualita’, di cui, con affetto paterno, mi sono avvalso in tanti anni di amicizia e di periodici incontri, che avevano il sapore del consiglio e nutrivano il senso dell’apprendimento. Saluto “il Presidente” portando negli occhi l’immagine della sua lucida attenzione e del suo incommensurabile impegno fino agli ultimi giorni: un esempio per tutta la nostra comunità”.
“Un forte abbraccio ai familiari per la scomparsa dell’amico Giandomenico – il pensiero di Agostino Ballone, presidente Confindustria Abruzzo – Un uomo con grande carica umana, sempre disponibile ad ascoltare e ad elargire consigli disinteressati. Ha lavorato sempre per far crescere la nostra economia da uomo d’impresa e delle associazioni verso il quale in molti hanno fatto riferimento. Addio caro amico”.
“Con la scomparsa del cav. Giandomenico Di Sante, l’Abruzzo perde un cardine dell’economia regionale”. Così il sindaco di Montesilvano, Francesco Maragno commenta la scomparsa del Cav. Giandomenico Di Sante. “Questo banchiere illuminato ed imprenditore eletto ha saputo guidare organismi camerali ed associazioni del mondo economico del nostro territorio con senso di responsabilità, passione, professionalità e grande lungimiranza, sempre sostenendo l’internazionalizzazione e l’innovazione delle aziende, favorendo il raggiungimento di importanti risultati per il sistema economico. A nome personale e dell’Amministrazione che rappresento, esprimo profondo cordoglio e porgo le più sentite condoglianze alla famiglia per la perdita di una persona che è stata innanzitutto un grande uomo”.
“L’avevo sentito l’ultima volta pochi giorni fa per invitarlo ad un evento, nella sua voce si sentiva ancora la voglia di partecipare, di esserci – ha scritto in una nota l’onorevole di Scelta Civica, Giulio Sottanelli – Purtroppo le sue condizioni fisiche non glielo hanno consentito e oggi dobbiamo dirgli addio. Tutti ricorderanno Giandomenico Di Sante come uno dei protagonisti della vita economica e politica della nostra regione, io voglio ricordarlo soprattutto come grande uomo e imprenditore, attento e sempre pronto a consigliare, indirizzare e sostenere le nuove generazioni. Una persona che lascia un segno profondo nella storia della nostra comunità e che tanto ha saputo donare e costruire per gli altri, con il suo impegno di uomo, di imprenditore, di politico. Un abbraccio a tutti i suoi familiari che oggi perdono un marito, un papà, un nonno, sicuramente insostituibile e indimenticabile”.
“Con la morte di Giandomenico Di Sante, fino al maggio scorso presidente del Cda della Banca dell’Adriatico e tutt’ora presidente della Camera di Commercio di Teramo, scompare un pezzo importante della storia dell’imprenditoria dell’Abruzzo e dell’Italia intera – sottolinea invece la senatrice del Partito Democratico, Stefania Pezzopane – Amministratore unico della ‘Di Sante Mobili’ e presidente della Confcommercio Abruzzo, nella sua lunga vita Giandomenico Di Sante è stato un protagonista non solo del mondo aziendale, ma anche delle associazioni di categoria e della politica locale. Un esempio di dedizione al lavoro e alla comunità che mancherà a Teramo e alla nostra regione”. Lo dice la senatrice del Pd Stefania Pezzopane, eletta in Abruzzo.
“La scomparsa del Cavalier Giandomenico di Sante, è una grave perdita per tutti noi, per Teramo, per l’Abruzzo – il pensiero del primo cittadino di Teramo Maurizio Brucchi – Di Sante ha interpretato il ruolo civile, professionale e politico come servizio per i cittadini, lavorando sempre disinteressatamente ed appassionatamente per la crescita e lo sviluppo del territorio. Il suo orizzonte è stato proiettato sulle lunghe prospettive, sulle reali necessità di uomini e territorio ed ha elargito la sua disponibilità morale e concreta con atteggiamento di partecipazione, condivisione, incitamento. La sua figura ha segnato negli ultimi decenni la nostra storia, fondando ogni azione sul valore e la preziosità dei rapporti umani. Capitano d’industria, politico di valore, teramano nell’animo, egli ha contribuito a proiettare la sua città e l’intera provincia, verso un sviluppo diffuso. Da rimarcare, in tutto ciò, il ruolo di mecenate, grazie al quale Teramo è stata palcoscenico di tanti eventi culturali. Con lui viene meno un punto di riferimento; un teramano innamorato della sua città; di lui rimane l’esempio della gratuità, della generosità, della passione per uomini e territorio e la memoria generosa e limpida delle sue qualità. Alla consorte, ai figli e ai nipoti, il più caro e affettuoso abbraccio della città di Teramo”.
Cordoglio anche dal sindaco di Pescara Alessandrini: “Ho appreso con grande dispiacere della scomparsa di Giandomenico Di Sante. Un uomo che con impegno e passione ha avuto un ruolo importante nell’economia del territorio abruzzese. Presidente di Banca dell’Adriatico, guida per la Camera di commercio e Confcommercio, scompare un interlocutore chiave per le forze economiche abruzzesi e per le istituzioni. Una carriera iniziata dal basso e cresciuta con il lavoro, giorno dopo giorno, accostata dalla politica durante alcune delle sue fasi e nel periodo più strategico dello sviluppo e dominata dall’economia: Di Sante ha al suo attivo quasi quarant’anni di presidenza in diversi istituti bancari. L’Amministrazione comunale di Pescara esprime cordoglio alla famiglia e unisce la propria voce al coro di tutti gli altri enti che lo avevano come interlocutore attento e lucido e di quanti lo hanno accompagnato in questo lungo percorso a servizio del territorio”.