Fugge da Silvi a Città Sant’Angelo alla vista della polizia.
È accaduto ieri intorno alle ore 16 quando una volante del Commissariato di Atri, in servizio di controllo del territorio, ha notato a Silvi una autovettura sospetta imboccare contromano una traversa della strada statale Adriatica.
Alla vista dell’auto, il conducente del veicolo ha accelerato per sfuggire al controllo di polizia. Nonostante l’intimazione dell’alt da parte degli agenti e l’avvio delle sirene, l’auto sospetta non si è fermata, ma, al contrario, al fine di seminare la volante, effettuava ad alta velocità manovre spericolate, imboccando divieti di accesso e proseguendo la marcia in direzione di Città Sant’Angelo, passando davanti al casello autostrada e poi verso Elice.
Inizialmente sono anche stati esplosi, a quanto risulta, alcuni colpi di pistola.
Durante la corsa, il conducente della Clio ha danneggiato anche un’autovettura in transito, condotta da un settantenne di Castilenti, rimasto leggermente ferito, e continuato con folli manovre zigzagando in pieno traffico cittadino, tallonata ad una distanza di circa 10/15 metri dalla volante del Commissariato di Atri, che, con manovra repentina, ponendosi di traverso, è riuscita ad indurre il conducente in fuga ad arrestare la marcia.
La corsa si è fermata sulla sp21 Lungofino, all’altezza del Km 8, ma poi, in un nuovo tentativo di sfuggire al controllo, l’uomo ha ingranato la retromarcia danneggiando l’autovettura di servizio con l’intento di ripartire, poi fallito per mancanza di spazio di manovra. A questo punto, il conducente del veicolo è stato fermato ed identificato: si tratta di un 35enne residente a Lanciano, con precedenti per i reati contro il patrimonio, privo di documenti e di patente al seguito, e tratto in arresto per resistenza a pubblico ufficiale.
Sul posto sono intervenuti in ausilio anche la volante della Questura di Pescara, la polizia Stradale di Pescara ed una pattuglia dei Carabinieri di Montesilvano per i rilievi del sinistro.
L’uomo è stato inoltre denunciato in stato di libertà per il reato di danneggiamento aggravato e unitamente agli altri passeggeri dell’auto, i suoi due fratelli di 36 e 40 anni, anche per la contraffazione della targa dell’autovettura, cui erano stati modificati numeri e lettere al fine di non consentirne l’identificazione da parte delle forze dell’ordine mediante l’apposizione di nastro isolante nero. Il 35enne ha giustificato la sua fuga spericolata sostenendo di detenere una piccola quantità di hashish per uso personale e di temere, dunque, il ritiro della patente. In effetti veniva trovato in possesso di uno spinello debitamente sequestrato per la successiva contestazione amministrativa.
Ora G.C. (generalità non fornite) si trova presso la casa Circondariale di San Donato in Pescara a disposizione del sostituto procuratore Santoro ed il veicolo sottoposto a sequestro penale.