Pineto, nuovi provvedimenti a tutela della spiaggia

pinetoPineto. Stop ai bivacchi selvaggi e delimitazione delle aree picnic sotto la pineta non più a ridosso degli stabilimenti balneari. E’ quanto deciso dall’amministrazione comunale di Pineto in seguito all’incontro avuto con gli operatori turistici e gli albergatori per fare il punto della situazione a pochi giorni dal via della stagione balneare.

Uno dei punti dolenti degli anni passati è stato quello del bivacco selvaggio sotto la pineta. Carovane di famiglie che piazzavano tutta l’attrezzatura per il picnic, a due passi da alcuni chalet, penalizzando le attività.

“Andremo a disciplinare questo fenomeno”, ha spiegato il vice sindaco Cleto Pallini, “per tutelare sia gli operatori turistici, sia la nostra pineta. Ci saranno delle zone delimitate all’interno delle quali sarà possibile il picnic. La stagione turistica è ormai alle porte e gli operatori del settore ci hanno chiesto determinate cose. Sono innanzitutto preoccupati per il fatto che l’arenile è ridotto ai minimi termini e ci hanno chiesto maggiore pulizia”.

Dalla prossima estate, infatti, entreranno in azione 4 lavoratori Lsu che avranno il compito di controllare l’intero arenile pinetese che ovviamente verrà diviso in settori. Avranno in dotazione tutta l’attrezzatura per raccogliere i rifiuti che eventualmente verranno abbandonati sulla spiaggia o verranno trasportati a riva dalle correnti marine.

“Ho già dato incarico all’ufficio del personale”, ha aggiunto Pallini, “di individuare gli operai che saranno in grado di svolgere questo lavoro. Il loro compito, tuttavia, non sarà limitato solo alla raccolta dei rifiuti piaggiati, ma avranno anche l’incarico di avvertire immediatamente il comando di polizia municipale qualora venissero individuate delle anomali o comportamenti scorretti di cittadini e turisti”. Intanto, con l’Area Marina Protetta del Cerrano si studieranno anche forme di turismo integrato per la tutela del territorio, la valorizzazione dello stesso compatibilmente con le attività ricettive che già sono presenti all’interno dell’AMP.

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