Diversi i tentativi di liberare il congegno per aprire le porte dell’ufficio, tutti andati a vuoto. Così è stato necessario contattare un fabbro che, intervenuto sul posto, è stato costretto a rompere parte del dispositivo per permettere l’ingresso nel locale.
Il fabbro ha confermato all’impiegato che la colla utilizzata era particolare e difficile da pulire anche con un solvente, procedura che è stata comunque tentata senza però risultato.
Un atto vandalico fine a se stesso o che potrebbe essere collegato al clima di tensione che c’è nelle palazzine, in particolare nel Condominio Orsini 63, per i diversi sfratti eseguiti nei giorni scorsi? Nessuno, al momento, ha rivendicato l’azione vandalica avvenuta nella notte tra mercoledì e giovedì.