L’accordo è stato siglato dal Prefetto Eugenio Soldà, dal sindaco di Teramo Maurizio Brucchi e dai titolari dei quattro Istituti di Vigilanza che hanno aderito.
“Il protocollo” ha spiegato il questore Amalia Di Ruocco “si inserisce nell’ambito di una cultura della sicurezza partecipata.
Polizia, carabinieri, vigili urbani, uniti alle forze sane della città possono creare un clima di maggiore sicurezza”. Nello specifico, gli istituti di vigilanza, con la loro capillare presenza sul territorio, avranno il compito di segnalare eventuali reati alla Questura, nel caso in cui questi avvengano nel capoluogo, o ai Carabinieri, nel caso si verifichino nel territorio provinciale. “Niente di nuovo, in realtà” ha aggiunto Di Ruocco “con gli istituti di vigilanza c’è sempre stata una grande collaborazione, ma questo è un modo per ufficializzare il rapporto in maniera organica e consapevole”.
Una collaborazione che viene sollecitata anche nei normali cittadini, ha concluso il Prefetto Soldà, “affinché si sentano protagonisti della sicurezza nella loro città”.