Un ritorno sui banchi che questa mattina ha avuto un sapore diverso rispetto al passato. Tanta la voglia di tornare in classe per gli studenti teramani che hanno potuto beneficiare di una settimana di vacanza in più, ma altrettanta la preoccupazione delle famiglie che hanno rimandato i loro figli a scuola pur non avendo le certezza sperate relativa alla sicurezza degli edifici soprattutto dopo il terremoto di fine agosto.
Come da tradizione, visita del primo cittadino in alcuni plessi del territorio, tra le quali la sua vecchia scuola Risorgimento, per augurare il buon inizio e dare l’ “in bocca al lupo” ai ragazzi e agli insegnanti. Accompagnato dall’assessore all’istruzione Francesca Lucantoni, Maurizio Brucchi ha detto di aver trovato un clima di grande serenità nelle scuole visitate, nonostante la comprensibile apprensione.
“Anche io sono padre” ha detto, infatti, il sindaco raccontando di aver accompagnato personalmente il figlio più piccolo alla San Giorgio, ribadendo il proprio impegno nel voler portare avanti la collaborazione anche con le mamme che sabato scorso hanno manifestato sotto il Municipio.
“Domani avremo un nuovo incontro con i tecnici”, ha assicurato Brucchi, “per definire gli ultimi accorsi e avviare i lavori per la valutazione sismica delle 19 scuole che mancano ancora all’appello che saranno completati nell’arco di alcuni mesi”.
E riguardo ai possibili esposti in Procura che alcune mamme avrebbero ventilato, Brucchi ha sostenuto che secondo lui sarebbe “un errore”, definendosi, tuttavia, tranquillo nel caso in cui dovesse essere chiamato a rispondere davanti ad un magistrato.
“Se vogliamo avviare un percorso insieme”, ha aggiunto, “non è questa la strada. Ho accolto e ascoltato le mamme, con le quali ci rivedremo anche il mese prossimo, perché abbiamo tutti lo stesso obiettivo”.