Una vigilia di apprensione per le famiglie teramane che da domani vedranno tornare i loro figli a scuola, dopo lo slittamento di una settimana deciso dal sindaco di Teramo, Maurizio Brucchi, per effettuare verifiche più approfondite dopo il sisma dello scorso 24 agosto.
Una vigilia durante la quale sarà opportuno per gli amministratori riflettere su quanto accaduto ieri, con la manifestazione “silenziosa” delle mamme (e di qualche papà), che ha protestato con dei fogli con su scritto “Contro il vostro silenzio il nostro dissenso. Subito scuole in sicurezza) sotto il Municipio.
E mentre c’è chi pensa ancora di non mandare i figli in strutture che non reputano sicure, nonostante la dichiarazione di usabilità, che tuttavia non rasserena affatto gli animi di mamme e papà, c’è anche chi ha presentato un esposto in Procura per verificare se ci siano le condizioni di responsabilità da parte degli amministratori.
Intanto continuano nei vari plessi i controlli per effettuare le verifiche di stabilità sismica che, secondo la promessa del sindaco, dovrebbero essere completati per la fine dell’anno, mentre già si pensa alla chiusura di alcuni edifici, i peggio messi, per i quali una ristrutturazione sarebbe troppo onerosa e poco funzionale.
E poi c’è da pensare al polo scolastico, per dare concretezza ad un’idea che è rimasta per troppo tempo solo un pensiero sulla carta.