Il professionista, poi sospeso dall’assicurazione per la quale prestava la sua opera, istruiva pratiche relative ad incidenti stradali mai avvenuti, mentre i due artigiani esibivano fatture per le riparazioni di rito, che erano fittizie al pari delle stesse fatture di pagamento. L’accordo, secondo quanto accertato dalla Polstrada, serviva poi per truffare le compagnie assicurative, che liquidavano il risarcimento danni, come da prassi, per incidenti che in realtà erano solo simulati. I fatti si sarebbero verificati in Val Vibrata e sul litorale nord della provincia Teramana. L’indagine, che vede al momento indagate sei persone per truffa, coinvolge anche i proprietari di alcune auto per le quali erano state documentazione riparazioni fittizie. Le sei persone denunciate, in età compresa tra i 30 e i 55 anni, sono tutte residenti in zona. Ulteriori indagini sono in corso da parte della polizia stradale per verificare se l’agente assicurativo (dopo essere stato scoperto gli è stato revocato il mandato), abbia perfezionato truffe analoghe negli anni precedenti.