I giudici, in attesa di esprimersi nel merito della vicenda (l’udienza è fissata per il 26 ottobre), hanno sospeso l’efficacia del provvedimento di autorizzazione emesso dal Comune, in quanto l’area destinata all’impianto, qualificata come “zona agricola di rilevante interesse economico”, non sarebbe “destinabile ad uso diverso da quello agricolo, a prescindere dalla ulteriore considerazione, da valutare nella sede di merito, dei prospettati aspetti vincolistici”. L’udienza definitiva è stata fissata per il prossimo 26 ottobre. Se il ricorso venisse accolto, diventerebbe un caso nazionale.
Dopo le polemiche che si erano generate dai primi lavori e dal maltempo dei giorni scorsi, la società aveva comunque stoppato i lavori in attesa del giudizio del Tribunale Amministrativo. Giudizio che ha sospeso per il momento l’intervento, in attesa del pronunciamento.
Nel frattempo a seguito dell’alluvione dello scorso 2 marzo, i cittadini di Selva Piana stanno aderendo al comitato creato da Viriol D’Ambrosio, per il timore che l’impianto fotovoltaico aumenterebbe il rischio idrogeologico della collina. Nella zona bassa, Selva Piana, diverse case hanno subito danni. In molti criticano l’operato dell’amministrazione comunale, perché l’acqua e il fango che hanno invaso le abitazioni provenivano soprattutto dalle due colline della parte Alta. Nella piccola frazione si sta creando un comitato, ma le polemiche continuano.