E la sentenza parla chiaro: l’iter approvativo d’urgenza dello svincolo alla Gammarana è completamente sbagliato per errori da parte del Responsabile Unico del Procedimento del Comune di Teramo.
Tutto da rifare insomma. “Se avessero ascoltato le nostre osservazioni, che risalgono ad agosto 2008” commenta il presidente del comitato Alfonso Marcozzi “l’opera oggi sarebbe completata con minori oneri per la collettività, minor consumo del terreno, con la salvaguardia di un’area a rischio esondazione. Dal momento che non siamo affatto contrari alla realizzazione di opere infrastrutturali vitali per lo sviluppo del territorio, segnaliamo l’incomprensibile ostinazione di funzionari che di fatto ha prodotto solo guasti. Il cercare a tutti costi le motivazioni per l’approvazione d’urgenza del progetto, senza le relative e corrette giustificazioni , di fatto ha arrecato danni alla collettività (ritardi, oneri alle imprese ed altro) e ne produrrà altri, poiché i proprietari faranno richiesta di risarcimento per l’occupazione d’urgenza dei terreni, senza i requisiti di legge”. Lo stesso Marcozzi annuncia che presto renderà noti anche i danni prodotti all’alveo fluviale del Tordino a seguito della realizzazione del Lotto Zero e l’impatto dello svincolo della Gammarana sul normale deflusso delle acque del fiume stesso a seguito di esondazioni.
“Segnaleremo agli organi competenti, che parteciperanno alla conferenza dei servizi per la riapprovazione dello svincolo, le anomalie riscontrate nella progettazione dello svincolo” conclude Marcozzi. “L’alternativa esiste, costa meno, è meno impattante per consumo di terreno e non interessa aree soggette ad esondazione. Quanto è accaduto alla Teramo Mare, e quello che probabilmente succederà ancora, deve essere da monito per la progettazione consapevole e sicura dello svincolo alla Gammarana”.