Giulianova. Sergio Comasti è stato scarcerato ieri sera e ora si trova in detenzione domiciliare nella sua casa a Montesilvano. L’ordinanza del tribunale di sorveglianza de L’Aquila è stata firmata ieri dal magistrato Maria Rosaria Parruti dopo l’udienza d’appello dello scorso 1 marzo, dove Sergio era difeso dall’avvocato giuliese Luca Pepe, coadiuvato da Tiziano Rossoli.
Segio, Serh Ndiaye 51 anni senegalese, era stato condannato a due anni e mezzo per contraffazione di cd falsi ed arrestato a Giulianova lo scorso mese di agosto. Il vucumprà è felicissimo e a Montesilvano ha potuto riabbracciare il fratello che ha tenuto informata la famiglia in Senegal (una moglie e tre figli). Ora l’avvocato Pepe sta preparando tutte le carte per permettere a Sergio di iniziare a lavorare in un campeggio a Giulianova. Sergio sarà assunto tutto l’anno: nei mesi estivi si occuperà della stagione, mentre d’inverno della manutenzione della struttura. A Giulianova, oltre ai due avvocati che si sono offerti di difenderlo gratuitamente, si era formato un comitato di solidarietà che prima ha raccolto quasi mille firme per chiedere la liberazione e poi a Natale ha realizzato una piccola colletta. Non appena Sergio tornerà a Giulianova per salutare con il suo proverbiale “Comastì” tutti gli amici gli saranno consegnati i circa 300 euro del suo “regalo di Natale”.