I militari hanno controllato un laboratorio artigianale, gestito da un imprenditore cinese, dove hanno trovato 7 connazionali che in quel momento non lavoravano, ma stavano semplicemente dimorando. Ovviamente, i carabinieri hanno chiesto ai presenti di esibire i documenti. Uno dei cinesi, che era clandestino, ha cercato di eludere il controllo e ha preso tempo, dicendo ai militari che aveva i documenti in un’altra stanza e si è allontanato. In realtà, l’uomo, 40enne, ha cercato di scappare, guadagnando una via di fuga estemporanea e si è lanciato dalla finestra del bagno. Il piano, però, non è stato dei migliori, perchè il cinese nel ricadere dopo un salto di oltre 4 metri, si è procurato una frattura scomposta alla caviglia. A quel punto è stato chiesto l’intervento del 118 e l’uomo è stato ricoverato all’ospedale di Teramo, dove sarà sottoposto ad un intervento chirurgico per la ricomposizione della frattura. Il titolare dell’azienda, un 45enne del Sud-Est asiatico, è stato denunciato con l’accusa di favoreggiamento alla permanenza in Italia di clandestini.