In esecuzione di un ordine di custodia cautelare, firmato dal gip del tribunale di Teramo, gli uomini della mobile hanno arrestato: Antonietta Guarnieri di 52 anni, il marito Italo Guarnieri di 48, mentre i figlio 20enne della coppia, F.G. è stato sottoposto all’obbligo di dimora. I tre provvedimenti restrittivi sono stati firmati, come detto, al culmine di un’accurata attività investigativa, fatta di controlli, pedinamenti e di riprese foto e video. La famiglia di etnia rom, come emerso nell’indagine, negli ultimi tempi era diventata una sorta di anello di congiunzione con una serie di medi e piccoli spacciatori della zona e delle vicine Marche. Il ruolo principale, nell’attività di spaccio, lo avrebbe rivestito la donna, che si occupava di tenere i contatti con i pusher, dai quali riceveva le richieste (soprattutto per telefono) e poi cedeva lo stupefacente: operazione questa che avveniva, il più delle volte in casa degli zingari, o comunque nelle immediate vicinanze. Il tutto avveniva sotto la supervisione del marito e del figlio della donna, che controllavano se ci fossero ostacoli di sorta (il timore era quello di essere nel mirino delle forze dell’ordine). Lo stupefacente era venduto a grammi: per la cocaina i clienti pagavano 80 euro al grammo, la metà per l’eroina. I vari appostamenti effettuati nell’arco di 4 mesi hanno consentito agli investigatori di raccogliere elementi di prova tali, che poi hanno prodotto l’emissione dei provvedimenti cautelari per la famiglia rom. Nel corso della perquisizione domiciliare, gli agenti hanno anche rinvenuto 10 grammi tra cocaina ed eroina.