“In generale” ha detto Soldà “quella di Teramo è una provincia abbastanza tranquilla, con una sua vivibilità. I reati sono rimasti sostanzialmente invariati rispetto al 2009: in calo rapine e frodi informatiche, in crescita i furti”. Un reato, quest’ultimo, che, come spiegato dal capitano dei carabinieri di Teramo Americo Di Pirro, “ha avuto il suo picco massimo nel mese di ottobre, per poi scendere addirittura al di sotto della media 2009”. Nessun segnale, poi, della presenza in provincia della criminalità organizzata: il fenomeno delle estorsioni, infatti, è legato più che altro allo spaccio della droga e non al racket, come avviene generalmente nelle altre aree del sud Italia. Resta, comunque, alto il dato relativo al sistema sanzionatorio dovuto ad eccesso di velocità, guida in stato di ebbrezza alcolica, a testimonianza che questa resta una “provincia indisciplinata”, per usare le parole del Prefetto.
Nello specifico, ampia è stata l’attività della Questura volta al mantenimento dell’ordine e della sicurezza cittadina. A fronte di una carenza organica e di personalmente relativamente “anziano”, i dati dimostrano l’impegno nel dare risposte adeguate. “Il numero dei delitti” ha spiegato il questore Amalia Di Ruocco “è rimasto più o meno invariato rispetto all’anno precedente e ci sono stati meno arresti e più denunce in stato di libertà”. Da evidenziare, il calo degli ammonimenti per stalking, passati da 6 a 2, i provvedimenti di Daspo, passati da 30 a 12. Raddoppiati gli omicidi (da 2 a 4), in calo le rapine (da 84 a 72) e i reati in materia di stupefacenti (da 215 a 165). Aumentate, invece, le violenze sessuali, passate da 15 a 25. Intensa anche l’attività della Squadra Mobile, che ha portato a 74 arresti, 403 indagati, oltre al sequestro di circa 37 grammi di eroina, 391 di cocaina, 60 di hashish e 545 di marijuana. Sul versante “ordine pubblico” Teramo resta una provincia tranquilla, anche se si è registrata qualche criticità negli ultimi tempi, conseguentemente all’ordinanza restrittiva emessa dal Prefetto (“c’è chi parla di divieti, noi la chiamiamo disciplina”, chiarisce lo stesso Soldà). Importante anche l’attività svolta dalla Guardia di Finanza di Teramo sempre presente, con ottimi risultati, nella lotta al lavoro sommerso, alla contraffazione dei marchi e al gioco d’azzardo, al contrasto di fenomeni legati all’usura e al traffico di stupefacenti. Senza dimenticare il contributo dato dal Corpo Forestale dello Stato nella lotta ai reati ambientali (146 nel 2010, 182 le denunce, 2 gli arresti, 283 le sanzioni amministrative, per un totale di 151mila euro), nella tutela degli animali e della salute pubblica e nella sicurezza in montagna. E poi, ancora, la Guardia Costiera, impegnata nelle operazioni di salvaguardia e sicurezza della navigazione, con le sue 50 unità dislocate nei 4 uffici territoriali dipendenti dall’Ufficio Circondariale Marittimo di Giulianova. Per concludere, infine, con i Vigili del Fuoco, ancora oggi impegnati nella gestione dell’emergenza post terremoto a L’Aquila. “Un anno di pace” lo ha definito il comandante Daniele Centi “macchiato da un’unica emergenza che si è avuta ad agosto, quando numerosi incendi hanno colpito Teramo e la sua provincia”.
Insomma, un anno che si chiude con il segno positivo dal punto di vista della sicurezza, nonostante la percezione sia molto bassa nella cittadinanza. Resta il fatto che loro, i tutori dell’ordine e della tranquillità pubblica, sono sempre presenti. E questo è già sinonimo di garanzia.