Alba Adriatica. Sono riprese le attività di trattamento, con enzimi bio-attivatori sul torrente Vibrata, per arginare il fenomeno dell’inquinamento dell’asta terminale del corso fluviale. Per l’estate 2016 il Comune di Alba Adriatica ha previsto una spesa, iva compresa, che supera di poco i 42 mila euro.
Percorso già intrapreso negli anni precedenti e che, comunque, dati alla mano, ha prodotto ottimi risultati. La prima sperimentazione ci fu nel 2013, con dei fondi erogati dalla Provincia di Teramo.
Ora quelle somme non sono più disponibili e in attesa di poter fruire di fondi regionali, l’amministrazione comunale di Alba Adriatica (con il contributo delle associazioni turistiche) ha riprogrammato l’intervento che prevede una sorta di trattamento, sempre a base di enzimi, anche nelle principali condotte che prevedono scarichi di acque piovane a mare. E questo per tenere sotto controllo il fenomeno ambientale in quelli che possono essere i potenziali fattori di rischio.
Nel corso degli ultimi anni, l’amministrazione comunale di Alba Adriatica, venendo meno il sostegno finanziario di enti sovra comunali, ha stanziato somme proprie in bilancio per una spesa che allo stato attuale ha superato i 100mila euro. Ecco, perché, il sindaco di Alba Adriatica, Tonia Piccioni, è tornato a sollecitare anche gli altri comuni che insistono sul Vibrata per poter avere un qualche aiuto da un punto di vista finanziario.
Resta ancora un problema da risolvere, sempre alla foce del Vibrata, ed è rappresentato dalla presenza di una fossa a ridosso del ponte in legno. In più circostanze, è stato suggerito di sistemare la fossa che si è creata. Operazione che potrebbe essere perseguita, a questo punto, dopo la stagione estiva, quando si provvederà al rifacimento ex novo del ponte ciclabile, per il quale la Regione ha stanziato oltre 400mila euro.